Biden vuole annullare il Protect Life Rule di Trump

Il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti ha pubblicato una norma proposta per annullare l’applicazione da parte dell’amministrazione Trump di una disposizione del Titolo X del Family Planning Services and Population Research Act del 1970, che “traccia una linea chiara tra aborto e pianificazione familiare”.

La sezione 1008 della legge afferma che “nessuno dei fondi stanziati sotto questo titolo sarà utilizzato in programmi in cui l’aborto è un metodo di pianificazione familiare.”

Nel febbraio 2019, l’amministrazione Trump ha implementato la “Protect Life Rule” applicando il divieto del Titolo X di utilizzare i fondi dei contribuenti per promuovere o fornire l’aborto.

Il 28 gennaio, Biden ha annunciato che avrebbe annullato la regola dell’era Trump. Lo ha dichiarato nel suo “Memorandum presidenziale per proteggere ed espandere l’accesso all’assistenza sanitaria riproduttiva completa”.

Un’ altra legge che è già stata applicata da Joe Biden è invece quella che ha invertito il divieto dell’ex presidente Donald Trump di usare tessuto fetale abortito per la ricerca finanziata dai contribuenti.

Il tessuto fetale è usato in una serie di progetti di ricerca alla ricerca di cure e trattamenti, tra cui l’Alzheimer, le lesioni del midollo spinale, le malattie degli occhi e l’HIV, ma i sostenitori religiosi e pro-vita sostengono che la pratica non è etica, poiché il tessuto fetale proviene da bambini abortiti.

Uno potrebbe dire “Vabbè, per quanto doloroso, se la scienza è costretta a questo per salvare vite, poco male”.

Allora sentite questa.
La dottoressa Tara Sander Lee dell’Istituto Charlotte Lozier dice:
“Ci sono alternative superiori ed etiche disponibili, come i modelli di cellule staminali adulte utilizzati da innumerevoli scienziati in tutto il mondo per sviluppare e produrre farmaci avanzati che curano i pazienti ora, senza lo sfruttamento di alcuna vita innocente”.

In pratica la scienza potrebbe tranquillamente fare a meno dei feti abortiti.

Allora perché continuano? Quale è il vero motivo?

Fonte: https://thegiustice.altervista.org/biden-vuole-annullare-il-project-life-rule-di-trump/

DI TROPPA (O POCA) FAMIGLIA
Radici e zavorre: una mappa per raggiungere la libertà
di Ameya Gabriella Canovi

Di Troppa (o Poca) Famiglia

Radici e zavorre: una mappa per raggiungere la libertà

di Ameya Gabriella Canovi

Famiglia” sembra una parola semplice, condivisa.

Tutti noi ne impariamo il significato da piccoli, e tutti ci diremmo in grado di darne una definizione. Ma è davvero così?

In questo secondo libro, la psicologa Ameya Canovi torna per parlarci del concetto di “famiglia” in tutte le sue diverse sfaccettature. Famiglia come il luogo o, a volte, il non luogo in cui, che ci piaccia o no, dove accade tutto. Anche nella sua assenza.

La famiglia che può essere talmente ingombrante da allagare, con il suo presunto affetto, tutti i suoi membri. Le famiglie a trama stretta, che non permettono ai componenti di allontanarsi. O, di contro, quelle a trame larghe e disconnesse, quando troppa poca presenza fa sì che venga a mancare il senso della coesione, e la famiglia diventa assenza, fisica o emotiva, di chi la costituisce.

La famiglia come luogo in cui si custodiscono i segreti, e in cui ogni membro, pur di farne parte, sottoscrive un patto di lealtà silente. E, ancora, famiglie tradizionali e nuove famiglie, le cosiddette famiglie “arcobaleno”, di cui si sa ancora così poco.

Conoscere e ricostruire la propria storia familiare

Per scoprire le proprie eredità emotive e la presenza di traumi transgenerazionali, il modo in cui ci relazioniamo al nostro corpo, che deriva da come siamo stati accompagnati a conoscerlo, così come il nostro rapporto col cibo, il denaro, la religione, le persone.

Senza dimenticare che, qualunque siano la nostra storia e le nostre radici, è sempre possibile fare un bilancio delle ferite e trasformarle in risorse.

Nel volume si alterneranno parti teoriche, testimonianze e “fotografie”, cioè flash e cenni di svelamento della stessa storia familiare dell’autrice. Inoltre, alle parti teoriche verranno alternati casi clinici di storie familiari; ad alcuni capitoli seguiranno domande guida alla riflessione, per invitare i lettori a una breve autoindagine.

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