Crucifere come Strumento di Prevenzione e di Intervento Terapeutico nei Tumori

di Valentina Bennati
L’interesse degli studiosi si è concentrato sull’alto contenuto di “glucosinolati” di questi vegetali, i cui principali prodotti di degradazione, gli “isotiocianati”, hanno dimostrato proprietà anti cancerogene.
Comincia il periodo delle crucifere: broccoli, cavoli, verza, cavolini di Bruxelles (ma fanno parte di questa famiglia di vegetali anche la senape, il ravanello, la rucola, il rafano, le rape, il crescione, le cime di rapa). Sarebbe bene utilizzare spesso a tavola questo tipo di verdure perché ci sono varie ricerche che attribuiscono loro un potenziale antitumorale.
In particolare, l’interesse degli studiosi si è concentrato sull’alto contenuto di “glucosinolati” di questi vegetali, i cui principali prodotti di degradazione, gli “isotiocianati”, hanno dimostrato proprietà anti cancerogene, sia in vitro che in vivo, promuovendo l’apoptosi e incrementando la concentrazione di oncosoppressori.
I glucosinolati vengono convertiti in isotiocianati grazie a un enzima presente nella pianta che, però, viene attivato solo attraverso la masticazione o la triturazione del tessuto vegetale…