L’emergenza sanitaria e il rischio del totalitarismo

Il covid-19 è arrivato in circostanze storiche particolari. Da un lato l’umanità, dopo aver creduto per trent’anni che un allineamento di capitalismo globale e democrazia liberale fosse l’unico scenario immaginabile, si stava gradualmente svegliando dal coma: l’idea che le cose potessero andare meglio, ma anche molto peggio, non sconvolgeva più nessuno.

D’altro canto negli ultimi quattro anni la Brexit, l’elezione di Donald Trump, l’ascesa e la caduta di Jeremy Corbyn e di Bernie Sanders hanno rivelato l’immensa resilienza del capitalismo globale. I semplici cambiamenti d’ideologia, dal globalismo al nativismo o dal neoliberismo alla socialdemocrazia, hanno fatto poco per trasformare le relazioni sociali ed economiche. Di fronte alla prospettiva di trasformare il capitalismo, le…

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