La campagna di vaccinazione non decolla. E allora torna di moda la “patente di immunità”

di Gianluigi Paragone

Nonostante i tanti annunci trionfali, il Vax Day lanciato in tutta Europa non è andato esattamente come preventivato dai governi dei Paesi Ue. Lo scetticismo di fronte alle cure anti-Covid, lanciate sul mercato in fretta e furia e senza che i dati sulle sperimentazioni venissero resi noti, si è infatti manifestato anche nel settore della salute, con dipendenti di ospedali e Rsa ancora titubanti. E così ecco tornare subito alla carica il partito dell’obbligo: come rivelato dal Corriere della Sera, si è infatti tornati a ragionare sull’introduzione di una sorta di “patente di immunità” obbligatoria per entrare in luoghi come cinema, teatri, stadi o per viaggiare in aereo e in treno.

La campagna di vaccinazione non decolla. E allora torna di moda la "patente di immunità"

Non una vera e propria imposizione, dunque, ma una strategia per rendere di fatto impossibile la vita a chi non accetterà la somministrazione. Discutere di un vero e proprio obbligo è infatti vista dal governo come mossa controproducente che attirerebbe le ire di troppi cittadini. Meglio girarci attorno e valutare opzioni alternative in caso la campagna di vaccinazione non dovesse dare i frutti sperati. Tra le ipotesi al vaglio, anche quella di inserire la necessità della vaccinazione come prerequisito nel contratto di alcune categorie di dipendenti pubblici considerati a rischio, come medici, infermieri e insegnanti.

La campagna di vaccinazione non decolla. E allora torna di moda la "patente di immunità"

Muovendosi per vie traverse, è la teoria che va forte tra i giallorossi, si eviterebbero scontri con i sindacati: i dipendenti pubblici sono 3 milioni, il 5% degli italiani. Un settore in cui muoversi è dunque delicato. La patente di immunità, nel concreto, potrebbe essere introdotta sotto forma di vero e proprio documento o come app necessaria per lo svolgimento di operazioni come la prenotazione di treni e aerei. Al vaglio anche la possibilità di un obbligo per i lavoratori del settore privato, che sono 15,7 milioni.

La campagna di vaccinazione non decolla. E allora torna di moda la "patente di immunità"

Tutti scenari che il governo non scarta, con una componente soprattutto all’interno del Pd a caldeggiare l’introduzione di normative stringenti. I timori sul possibile flop della campagna di vaccinazione continuano a crescere con il passare dei giorni, con gli italiani ancora scettici per la poca trasparenza con cui vengono condotte le operazioni. Gli stessi contratti stretti dai governi con le case farmaceutiche restano ancora un segreto. Di certo c’è invece che i colossi di Big Pharma non saranno chiamati a rispondere di eventuali reazioni allergiche causate dal farmaco, anche gravi.

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Fonte: https://www.ilparagone.it/attualita/la-campagna-di-vaccinazione-non-decolla-e-allora-torna-di-moda-la-patente-di-immunita/

IL VILLAGGIO DEI MONACI SENZA TEMPO
Le cinque consapevolezze
di Corrado Debiasi

Il Villaggio dei Monaci Senza Tempo

Le cinque consapevolezze

di Corrado Debiasi

Se ne sei consapevole, ogni esperienza nella vita è una benedizione, ogni errore una lezione, ogni sofferenza una crescita, ogni ostacolo un'opportunità. La saggezza sta nel riconoscerli e nel farne buon uso...

Sono trascorsi alcuni anni da quando Kripala ha compiuto in India il viaggio iniziatico che gli ha cambiato la vita. Ora è il momento di tornarvi: per affidare al Gange l'ultimo ricordo della sua amata venuta a mancare e per ritrovare il suo maestro, Tatanji, e con lui - spera - un po' di serenità. Tuttavia, quando raggiunge l'ashram, ad accoglierlo sono il disordine e il vuoto. Non c'è alcuna traccia dell'anziano monaco.

Ciò che resta di lui sono una gattina grigia dagli occhi blu, Shakti, e un vecchio taccuino. Ed è proprio con questi che Kripala riprenderà il cammino, alla ricerca di un luogo che gli è apparso in sogno, una destinazione mitica di cui nessuno conosce esattamente la strada ma a cui in tanti ambiscono ad arrivare: «il villaggio dei monaci senza tempo». Lì è nato Tatanji, lì vivono maestri che custodiscono segreti millenari.

Sarà un'avventura irta di ostacoli, ma anche costellata di incontri con anime speciali che lo aiuteranno a elevare la propria coscienza. Perché soltanto acquisendo nuove consapevolezze e una diversa percezione della realtà potrà riconoscere il villaggio: non a tutti è dato vederlo, solo alle menti capaci di cogliere le infinite connessioni che uniscono tutti gli esseri viventi e di aprirsi all'amore che abbraccia ogni cosa. Sarà un viaggio alla scoperta di sé, del senso più profondo della vita e della sua molteplice bellezza.

Dopo il bestseller "Il Monaco che Amava i Gatti", che ha toccato i cuori di migliaia di lettori e lettrici, Corrado Debiasi ci regala una nuova storia che è fonte di ispirazione e di pace per l'anima.

Estratto dal libro

Non sappiamo nulla di ciò che il destino ha in serbo per noi. Non sappiamo nulla del domani. Non sappiamo nulla di quello che può capitarci da un momento all'altro.

Possiamo progettare tutto, fin nei minimi particolari, matrimoni, vacanze, lavori, uscite con amici, feste. Eppure, in un attimo, tutto può cambiare. In un attimo, tutti i nostri progetti possono svanire. In un attimo, tutto può scomparire. Ma, se Dio vuole, tutto può tornare a rinascere, tutto può tornare a fiorire.

Come il sole risorge sempre anche dopo la notte più oscura, così tutto tornerà a risplendere di nuovo. Perché la vita è meraviglia, e sempre lo sarà.

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