Vicino al Monte Fuji, l’azienda leader nel settore delle auto sta costruendo una città

La casa automobilistica giapponese Toyota non sta solo investendo nella costruzione di un nuovo edificio o in un campus in stile Silicon Valley come Google o Apple, ma sta dando vita a un’intera città.

Da quanto raccontato da Forbes, la Toyota ha recentemente annunciato che costruirà una “città del futuro” all’interno di un ex stabilimento vicino al Monte Fuji  in Giappone. “Woven City” sarà un luogo in cui le persone potranno vivere, lavorare e aiutare la casa automobilistica a condurre ricerche di mercato.

Benvenuti a Woven City

Il sito di 175 acri sarà allestito con un sistema a griglia con tre corsie di traffico per permettere agli automobilisti di viaggiare con il massimo comfort: una per veicoli a velocità più elevata come automobili, una per veicoli a velocità più bassa come scooter e biciclette, e una solo per i pedoni.

Per gli amanti delle passeggiate a piedi, la città avrà piacevoli percorsi pedonali “simili a un parco” per consentire a chiunque di spostarsi facilmente in città. Secondo Forbes , il sistema a griglia sarà il luogo perfetto per l’azienda per testare auto a guida autonoma.

Una città a prova di mobilità

Secondo il primo progetto, gli edifici della città presenteranno anche alcuni prodotti futuristici di Toyota, compresi quelli per aiutare la mobilità e la salute personale, tra questi anche le automobili con pilota automatico.

Il presidente della società, Akio Toyoda ha espresso la volontà di costruire una città totalmente completa da zero per sviluppare nuove tecnologie senza impattare su un’ambiente già pre esistente.

Una città tecnologia e sostenibile

Nonostante la tecnologia sarà la grande protagonista di questa città del futuro, tutto è pensato per la sostenibilità e il rispetto ambientale. Ogni edificio sarà costruito con materiali sostenibili e dotato di energia rinnovabile, compresi pannelli solari fotovoltaici.

La tecnologia delle celle a combustibile a idrogeno dell’azienda invece, alimenterà l’intera città. A proposito di Woven City, il progetto prevede una città in grado di ospitare circa 2000 persone che accoglierà tutti coloro che sono ispirati a migliorare il mondo in cui viviamo.

Fonte: https://www.bigodino.it/viaggi/toyota-sta-costruendo-una-sua-citta.html

V-19
di Massimo Citro

V-19

di Massimo Citro

La verità sul CoViD-19 in un dialogo veloce, essenziale e d'immediata comprensione, nel quale l'autore Massimo Citro replica a tutte quelle domande a cui non è mai stato possibile rispondere nei salotti massmediatici.

Una denuncia per crimini contro l'umanità, strage, omicidio, lesioni personali, omissione di soccorso, epidemia dolosa, truffa e violenza privata.

Un'accusa verso chi ha costruito il SARS-CoV-2 e lo ha sparso, al fine di creare un'epidemia mondiale, la cui isterica drammatizzazione giustificasse la violenza, le violazioni del diritto, le discriminazioni, la necessità di un vaccino che non lo era.

Un biasimo colposo, per aver abbandonato gli infettati lasciandoli morire, quando le cure esistevano ed erano in letteratura medica da diciassette anni. Un j'accuse per aver spacciato come "vaccini" quelli che in realtà sono farmaci sperimentali, il cui antigene non è stato attenuato né reso incapace di nuocere.

Per questo non sono classificabili come vaccini ma armi biologiche: non-vaccini e, quindi, no-vax. Così come si dovrebbe parlare di "Malattia da Spike" (Spike Disease o SPID), la cui forma acuta è stata la CoViD-19 e la cronica sono le long e post-covid virali e "vaccinali" e i danni da "vaccini".

I responsabili e i loro fiancheggiatori dovranno rendere conto di questi crimini in tribunale e all'umanità intera.

Sei milioni di morti e centinaia di milioni di danneggiati dal virus, ai quali si aggiungono le vittime della tossina spacciata per vaccino, reclamano l'undici marzo (dichiarazione della "pandemia") come Giorno della Memoria del Secondo Olocausto.

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