Dopo Lenin e il Duce, occhio al coronavirus – Il Corsaro Nero

Mussolini, Lenin e l’Italia di oggi. Visto l’andazzo ormai quotidiano che hanno preso i nostri politici (soprattutto di governo), avvezzi ogni giorno a spiegarci il significato della libertà e dei suoi (secondo loro) limiti ai tempi del virus, non si può che guardare alla storia per farne tesoro.

Passato pericoloso
L’altro giorno, dopo aver ascoltato il ministro Roberto Speranza in televisione, sono stato colto da un assillo tremendo: ma questi sui limiti alle nostre libertà quando intenderanno fermarsi? E mi è tornata alla mente una frase pronunciata nei giorni scorsi dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Tenere aperta l’Italia è responsabilità comune. La libertà non è un fatto esclusivamente individuale”. Ho riflettuto a lungo sulle parole del Capo dello Stato…

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Guerra (mondiale) contro di noi. L’ultimo ostacolo è Trump

Il discorso tenuto da Trump dall’ospedale militare Walter Reed verrà ricordato probabilmente come il più alto e profondo del suo mandato. Il presidente è riuscito a ricompattare le divisioni di un paese profondamente lacerato da mesi di disordini provocati dai gruppi terroristici degli Antifa e di Black Lives Matter, finanziati entrambi da George Soros, che hanno seminato un’ondata di violenza tale da portare l’America sull’orlo della guerra civile. La strategia del Deep State era ed è quella di destabilizzare l’America e l’amministrazione di Trump, ma il presidente annunciando di essersi preso il coronavirus è riuscito a stringere la nazione intorno a sé. Alcuni ambienti della sinistra radicale americana hanno avanzato il sospetto che Trump in qualche modo abbia inscenato un falso…

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