Vinča, in Europa gli uomini-serpente: sapevano scrivere

Lei è amorevole, come madre, nel tenere in braccio la sua creatura. Ma ha tre problemi: ha almeno 7.000 anni, indossa una tuta da astronauta (o da motociclista) e mostra una testa da lucertola, o da salamandra. È una delle tante statuette della misteriosa cultura Vinča, che prende il nome da un villaggio alle porte di Belgrado: una presenza archeologicamente documentata in una vasta area, dai Balcani ai Carpazi, e anche oltre. Divinità animalesche, alieni-rettile o semplici maschere zoomorfe? Gli stessi Dogon del Mali dicono di discendere da una “razza anfibia” venuta dalle stelle, ricorda Marco Enrico de Graya, nel video “Gli uomini-serpente e la cultura Vinča”, con Gianluca Lamberti sul canale YouTube “Facciamo finta che”. Notizia recente: il Dna estratto da 6 scheletri rinvenuti…

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Indottrinare (i bimbi sui profughi), indottrinare, qualcosa resterà!

di Giuseppe Sangregorio
Indottrinare, indottrinare, qualcosa resterà.
Dapprima nelle scuole erano episodi singoli: abolizione del presepe, dei canti natalizi nelle scuole, eliminazione del crocifisso dalle pareti delle aule per non offendere i profughi seguaci dell’islam, la loro cultura; ora oltre al mondo della politica che intende concedere il diritto di cittadinanza ai migranti nati in Italia, cominciano a scendere in campo in modo più articolato, diretto e organico sul piano culturale anche l’editoria scolastica e la maggior agenzia educativa statale, la scuola, con libri di testo adottati dagli insegnanti sull’accoglienza dei migranti, fiancheggianti le linee ufficiali governative. È il caso della scuola elementare Ernesto Solvay di Rosignano in provincia di Livorno. Nella…

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