Guerra (mondiale) contro di noi. L’ultimo ostacolo è Trump

Il discorso tenuto da Trump dall’ospedale militare Walter Reed verrà ricordato probabilmente come il più alto e profondo del suo mandato. Il presidente è riuscito a ricompattare le divisioni di un paese profondamente lacerato da mesi di disordini provocati dai gruppi terroristici degli Antifa e di Black Lives Matter, finanziati entrambi da George Soros, che hanno seminato un’ondata di violenza tale da portare l’America sull’orlo della guerra civile. La strategia del Deep State era ed è quella di destabilizzare l’America e l’amministrazione di Trump, ma il presidente annunciando di essersi preso il coronavirus è riuscito a stringere la nazione intorno a sé. Alcuni ambienti della sinistra radicale americana hanno avanzato il sospetto che Trump in qualche modo abbia inscenato un falso…

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Soros prima dell’epidemia di coronavirus:”la Cina va punita”

di Cesare Sacchetti
Esattamente di questi tempi, un anno prima dello scoppio dell’epidemia di coronavirus in Cina, George Soros vergava un durissimo articolo contro la Cina di Xi Jinping, il presidente cinese.

L’articolo, pubblicato sull’Australian Financial Review, aveva un titolo inequivocabile, ovvero “Xi Jinping è il nemico più pericoloso“.

Perchè la Cina comunista di Xi Jinping finisce improvvisamente ne libro nero del magnate americano?

Secondo Soros, Pechino in questo momento storico rappresenta una inaccettabile minaccia per “la società aperta” ed è pertanto auspicabile una uscita di scena del presidente cinese.

Il fondatore della Open Society, che in italiano vuol dire appunto “società aperta”, teme che il regime comunista cinese possa mettere a repentaglio…

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