Ayayi: l’influencer “meta umana” cinese

Cripto
Ayayi, la nuova top influencer cinese, la Ferragni asiatica in altre parole. Una bellissima ragazza in gamba, con un piccolo difetto: non esiste.

In Cina, i KOL (key opinion leader) sono diventati un importante punto di riferimento per i consumatori. Visto il rapidissimo correre della tecnologia in Cina, Ranmai Technology ha creato Ayayi, il primo “meta umano” influencer, una persona digitale iperrealistica dotata di intelligenza artificiale. Ayayi è stata lanciata sulla piattaforma di e-commerce Xiaohongshu, ottenendo quasi tre milioni di visualizzazioni sul suo primo post e circa 40.000 nuovi follower durante la notte.

In Cina e Giappone negli ultimi anni gli Idol digitali sono cosa comune, per esempio la cantante Hatsune Miku lanciata nel 2007 è un caso di successo….

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L’Ue “collaborazionista” con la Cina

Articolo di Peppino Zola
Pur di sottoscrivere accordi commerciali, l’Europa finge di non vedere cosa combina la dittatura comunista. Ma la storia insegna…

Caro direttore, ho molto apprezzato l’articolo scritto, con la solita chiarezza e puntualità, da Leone Grotti e intitolato “L’accordo commerciale tra Ue e Cina “è un errore madornale””. Condivido in toto il contenuto di tale articolo, che mi ha suggerito questo pensiero, probabilmente fondato (purtroppo). Ed il pensiero è questo: mi sembra che l’Europa di oggi stia trattando la Cina un po’ come l’Europa democratica di ieri ha trattato il nazismo (ed il fascismo). Infatti, le potenze europee più forti (Inghilterra e Francia), almeno per un certo periodo, hanno trattato con i guanti di velluto Hitler, cercando di dialogare con…

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Pericolo giallo, ecco come la Cina ci sta mangiando

“Mario Draghi ha parlato da co-presidente del gruppo di lavoro del G30, ed in merito alle problematiche innestate dall’emergenza Covid. “Il problema è peggiore di quel che appare – dice Draghi (che è anche vertice del think tank su questioni di economia monetaria) – perché il massiccio aiuto in termini di liquidità, e la vera e propria confusione causata dalla natura senza precedenti di questa crisi, ne stanno mascherando le vere dimensioni”. Lo scrive il giornalista Ruggiero Capone su L’Opinione, commentando le parole di Mario Draghi in relazione alla crisi economica legata al Covid.

Secondo il giornalista “le parole di Draghi hanno lo stesso peso omerico di quelle profferite da Cassandra, perché l’astuto banchiere già prevede le mosse d’una Cina che saprà sfruttare la

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Facci: non siamo sudditi, disobbedire può essere un dovere

Primum vivere, secundis disobbedire. Perché la disobbedienza non è né giusta né sbagliata: la disobbedienza è un fatto acclarato, accettato, interpretato ogni giorno dalla totalità della popolazione italiana. No, non si parla del fisco o dei limiti di velocità, ma della sopravvivenza italiana al tempo del Covid. Un paese dove il governo (figurati questo) non è il maestro e il cittadino non è lo scolaro: non quello a cui insegnare le cose per come dovrebbero funzionare in un paese normale, talvolta europeo, un paese dove le regole si rispettino e quindi sia normale obbedirvi. La nostra realtà è un’altra: questo governo fa schifo come nessuno mai, il cittadino medio è civilmente acerbo e avvezzo ad arrangiarsi, e soprattutto da lassù – da qualche palazzo occupato da parvenu…

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Guerra (mondiale) contro di noi. L’ultimo ostacolo è Trump

Il discorso tenuto da Trump dall’ospedale militare Walter Reed verrà ricordato probabilmente come il più alto e profondo del suo mandato. Il presidente è riuscito a ricompattare le divisioni di un paese profondamente lacerato da mesi di disordini provocati dai gruppi terroristici degli Antifa e di Black Lives Matter, finanziati entrambi da George Soros, che hanno seminato un’ondata di violenza tale da portare l’America sull’orlo della guerra civile. La strategia del Deep State era ed è quella di destabilizzare l’America e l’amministrazione di Trump, ma il presidente annunciando di essersi preso il coronavirus è riuscito a stringere la nazione intorno a sé. Alcuni ambienti della sinistra radicale americana hanno avanzato il sospetto che Trump in qualche modo abbia inscenato un falso…

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“Il tasso di letalità del coronavirus in Italia è almeno 10 volte inferiore ai dati ufficiali”. Nuova intervista all’epidemiologo Salmaso

di Patrizia Cecconi

Londra 11 marzo 2020
“Sull’influenza stagionale 2017-18, risulta che 8,7 milioni di persone si rivolsero telefonicamente al medico/pediatra di famiglia per una “sindrome simil-influenzale”. Meno di 1/4 furono visitate dal medico. Sono morte “con complicazioni influenzali” non meno di 18.000 persone, in prevalenza anziane. Di quelle 18.000, solo 173 (1 su 100) morirono in un reparto di rianimazione”

D. Buongiorno dottore, bentornato in Italia… dall’Austria, visto che la Tanzanìa aveva chiuso i voli con l’Italia. Se avesse tardato qualche giorno non sarebbe più entrato neanche dall’Austria! Ormai siamo qualificati come appestati e io stessa non posso tornare in Italia perché la Gran Bretagna ha chiuso i voli, sebbene abbiano anche loro il virus, ballano, si…

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Soros prima dell’epidemia di coronavirus:”la Cina va punita”

di Cesare Sacchetti
Esattamente di questi tempi, un anno prima dello scoppio dell’epidemia di coronavirus in Cina, George Soros vergava un durissimo articolo contro la Cina di Xi Jinping, il presidente cinese.

L’articolo, pubblicato sull’Australian Financial Review, aveva un titolo inequivocabile, ovvero “Xi Jinping è il nemico più pericoloso“.

Perchè la Cina comunista di Xi Jinping finisce improvvisamente ne libro nero del magnate americano?

Secondo Soros, Pechino in questo momento storico rappresenta una inaccettabile minaccia per “la società aperta” ed è pertanto auspicabile una uscita di scena del presidente cinese.

Il fondatore della Open Society, che in italiano vuol dire appunto “società aperta”, teme che il regime comunista cinese possa mettere a repentaglio…

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Viralità globale

Una delle conseguenze della maledetta globalizzazione, che sta avvelenando la vita a gran parte dell’umanità, è l’agevole diffusione nell’intero pianeta di qualsivoglia problematica si possa sviluppare in un singolo lontano paese.

Fenomeni come quello attuale del coronavirus cinese o della solita influenza annuale sono conseguenze della globalizzazione, che impone enormi movimenti di merci così come continui e massicci spostamenti di viaggiatori da e per tutte le destinazioni mondiali. Al riguardo, ed è notizia delle ultime ore, è stato comunicato che oggi è atterrato a Roma un aereo, con 202 passeggeri, proveniente proprio da Wuhan che è la città della Cina risultata focolaio del pericoloso coronavirus.

I soliti bastian contrari, che si ostinano per partito preso ad…

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La morte sospetta di James le Mesurier e i segreti dei Caschi Bianchi – I media alla guerra

Bombardamenti con gas a Douma e Khan Sheikhun. Ricordate? Tutti i media mainstream, nonostante le evidenti incongruenze delle “prove” prodotte dai White Helmets (certosinamente analizzate nel video sotto questo articolo), si rifugiarono nel Rapporto dell’OPAC (l’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche delle Nazioni Unite, già Premio Nobel per la Pace) per additare come responsabili l’aviazione di Assad e di Putin.

Oggi, finalmente, un funzionario dell’OPAC rivela che quel “Rapporto” si basava esclusivamente su “prove” (false) consegnate dai White Helmets e su vere e proprie manipolazioni. Ce lo racconta, addirittura Repubblica, oggi con l’imminente della fine della guerra, folgorata sulla strada per Damasco.Certo, sarebbe stato interessante sapere…

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Ron Paul: “L’incredibile contrazione dell’influenza americana”

di Ron Paul

Appena due settimane dopo che il Presidente Trump ha ritirato gli Stati Uniti dall’accordo nucleare iraniano, il suo Segretario di Stato, Mike Pompeo, ha rivolto all’Iran 12 richieste che non potrebbero mai essere soddisfatte. Pompeo sapeva che le sue richieste sarebbero state impossibili da soddisfare. Sono stati progettati in questo modo. Proprio come l’ultimatum dell’Austria-Ungheria alla Serbia nel luglio 1914, che portò all’inizio della prima guerra mondiale. E proprio come le richieste impossibili fatte da Milosevic nel 1999 e a Saddam Hussein nel 1991 e nel 2003, e tante altre volte in cui Washington voleva la guerra. Queste richieste impossibili sono strumenti di guerra piuttosto che passi verso la pace.

US Navy / MCS 2nd Class Sean M. Castellano /…

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