I flavanoli del cacao giovano al cervello

I flavanoli del cacao proteggono gli esseri umani dalle malattie vascolari, come evidenziato dai miglioramenti nella funzione endoteliale periferica, probabilmente attraverso la segnalazione dell’ossido nitrico.

I risultati di uno studio, pubblicato su Scientific Report (1) riferiscono che il cervello di adulti sani (14 dei 18 partecipanti) si era ripreso più velocemente da un lieve problema vascolare, ottenendo risultati migliori su test complessi, dopo che i partecipanti avevano consumato flavanoli di cacao.

“Studi precedenti avevano dimostrato che mangiare cibi ricchi di flavanoli può giovare alla funzione vascolare, ma questo è il primo a trovare un effetto positivo sulla funzione vascolare cerebrale e sulle prestazioni cognitive nei giovani adulti sani”, ha detto la…

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L’inibizione della corteccia maestra e il controllo mentale

Il cervello, con la sua conformazione e la sua struttura specifica, ha attratto e continua ad attrare studi approfonditi sul mistero che questo organo nasconde anche ai più grandi scienziati.
Il nostro cervello è un mondo a sé, fatto di: mappe neuronali (parte più superficiale), circuiti, nuclei subcorticali, assoni e fibre nervose collegate al resto del nostro corpo fisico.
Spesso si pensa che il cervello sia uguale in tutti noi, ma non è così, differisce così come differisce il mio corpo fisico da quello di un’altra persona.

Molti scienziati oggi sottolineano la caratteristica elettronica del cervello, usando la sua capacità di captare impulsi e dimenticando la capacità percettiva e discriminativa che è la maggior qualità del nostro cervello. Per esempio, è stato…

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Tipi di demenza: la demenza mista

Anche se l’Alzheimer e il Parkinson sono le più conosciute, ci sono altre demenze ugualmente devastanti e che conviene conoscere per prevenirne la comparsa.

Ancora non si sa con certezza quali siano i cambiamenti nel cervello che causano l’Alzheimer. Proprio questa mancanza di informazioni è forse il motivo per il quale relazioniamo, sbagliando, i diversi tipi di demenza a questa malattia.
Alcuni dati sull’Alzheimer
I primi sintomi dell’Alzheimer li conosciamo già: difficoltà a ricordare nomi e conversazioni recenti. A mano a mano che la malattia avanza, anche i suoi sintomi peggiorano.

In seguito sorgono difficoltà di comunicazione, cambiamenti di comportamento e giudizio e persino difficoltà a mangiare o camminare. Il rischio che presenta una persona di soffrire di…

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Un “cassetto” per i brutti ricordi: così il cervello ci aiuta a dimenticare

Nel nostro cervello c’è una sorta di “cassetto” in cui confinare i ricordi spiacevoli e traumatici.

La scoperta è stata fatta dai ricercatori dell’Università di Cambridge che per la ricerca si sono avvalsi dell’ausilio di risonanze magnetiche. Tuttavia, resta ancora da capire con esattezza come operino i circuiti nervosi del nostro cervello.
È una questione di chimica
L’archiviazione dei brutti ricordi è resa possibile dal neurotrasmettitore Gaba, l’acido γ-amminobutirrico. Questo agisce direttamente sull’ippocampo, che è il magazzino della nostra memoria, e consente di smistare e confinare i ricordi più dolorosi.
Cosa succede se non si archiviano i ricordi
Secondo gli studiosi questa funzione permetterebbe di dimenticare il passato negativo e di guardare avanti. È stato…

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