Vinča, in Europa gli uomini-serpente: sapevano scrivere

Lei è amorevole, come madre, nel tenere in braccio la sua creatura. Ma ha tre problemi: ha almeno 7.000 anni, indossa una tuta da astronauta (o da motociclista) e mostra una testa da lucertola, o da salamandra. È una delle tante statuette della misteriosa cultura Vinča, che prende il nome da un villaggio alle porte di Belgrado: una presenza archeologicamente documentata in una vasta area, dai Balcani ai Carpazi, e anche oltre. Divinità animalesche, alieni-rettile o semplici maschere zoomorfe? Gli stessi Dogon del Mali dicono di discendere da una “razza anfibia” venuta dalle stelle, ricorda Marco Enrico de Graya, nel video “Gli uomini-serpente e la cultura Vinča”, con Gianluca Lamberti sul canale YouTube “Facciamo finta che”. Notizia recente: il Dna estratto da 6 scheletri rinvenuti…

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Giganti in Sardegna: scheletri di 4 metri spariti nel nulla

“Venivamo qui a giocare con lo scheletro, che era mummificato: ossa, nervi e pelle. Afferravamo il braccio, tiravamo un nervo e gli facevamo muovere le dita della mano. Era un gioco, ma durò poco: 5-6 mesi, poi lo presero”. A parlare è Luigi Muscas, figlio di pastori, oggi scultore e scrittore. È autore di libri come “Il popolo dei giganti figli delle stelle”, edito nel 2008 da La Riflessione. Un evento: l’inizio della riscoperta dei giganti, nel cuore della Sardegna. Una specie di grande segreto, sistematicamente occultato. Qualcosa che ricorda la denuncia del professor Gaetano Ranieri, dell’università di Cagliari, scopritore – mezzo secolo fa – di 38 “giganti di pietra” a Mont’e Prama, nel Sinis, appartenenti a una civiltà sconosciuta. Secondo Ranieri, il georadar rivela la…

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La ghiandola pineale di Horus

L’Occhio di Horus è senza dubbio uno dei simboli più antichi e densi di significato di tutta la storia dell’Antico Egitto.
Questo antico geroglifico, disegnato come un occhio con tanto di pupilla, sopracciglio, ciglia e derivazioni che partono dal centro verso il basso, di solito veniva inserito sotto forma di amuleto all’interno delle bende del morto in quanto stava a significare, tra le altre, cose la rigenerazione e la rinascita.
Dal mito di Osiride un simbolo divenuto leggenda
Ispirato al mito di Osiride smembrato e poi risorto grazie alle cure di sua sorella-consorte Iside, l’occhio vuole rappresentare proprio la rinascita dalla morte che trovò presso gli Egizi la sua immagine nel dio Horus generato dal fallo riattaccato di Osiride su cui si stese Iside per esserne poi…

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Mahabharata: la storia di una antica battaglia per la Terra

Il Mahabharata è un antico poema epico indiano che include il Bhagavad Gita. Alcune persone leggono questo monumento letterario come un interessante, antico mito che ci racconta di una grande e terribile battaglia nel Kurukshetra, tra i Kaurava e i Pandava.

Di cosa parla davvero il Mahabharata?
Ma di cosa parla davvero il Mahabharata? A parte il sesto capitolo del Bhishmaparva del Mahabharata, che racconta il mondo attorno e lo stato delle cose prima che la battaglia avesse inizio, parla di:

Isola di Sudarshan: rotonda, selvggi, per metà Smokovnitsa, l’altra descritta come la Grande Lepre. Vi sono grandi montagne come Khimavan, Nishudha, Nila, Shveta e Shringavan; tra loro sorge il Monte Meru. Il sole, il vento e il fiume latteo scorrono da ovest a est, da sinistra a destra. Si…

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