Consegnare Salvini ai Pm è il suicidio della politica

Matteo Salvini ha presentato una memoria difensiva al Senato per chiedere che non sia concessa l’autorizzazione alla magistratura per processarlo. Speriamo gli diano retta. In questa memoria si sostengono tre cose.
La prima è che l’arrivo dei migranti e dei naufraghi costituisce un pericolo per la sicurezza nazionale. E per dimostrarlo si citano ponderose relazioni degli esperti del ministero che sostengono questa tesi. La seconda è che durante la crisi della Gregoretti tutto il governo era sulla linea del blocco allo sbarco, in modo compatto, e in particolare lo erano il presidente del Consiglio e il vicepresidente del Consiglio e il ministro degli Esteri e quello della Giustizia. E per dimostrarlo si esibiscono sette mail di palazzo Chigi e della Farnesina. La terza è che la linea…

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Aldo Moro fu davvero rapito in via Fani?

Aldo Moro fu davvero rapito in via Fani? Prendo spunto da una lettera pubblicata oggi da Il Fatto Quotidiano per rispondere all’interrogativo posto da Ugo Mattei. Primo, basilare interrogativo dei tanti che ancora avvolgono i misteri sulla fine del presidente della Democrazia cristiana.

Il professore pone “due quesiti e un dubbio”. Come mai Moro non è stato ucciso o perlomeno ferito dalla gragnuola di colpi sparati in via Fani contro la Fiat 130, come gli è stato possibile uscire illeso da quel volume di fuoco che è costato la vita ai suoi cinque agenti di scorta? E come mai, pur essendo legato da grande amicizia e affetto agli uomini che quotidianamente proteggevano la sua vita, nelle tante lettere pubbliche e private che ha scritto nei 55 giorni della sua prigionia, non parla mai…

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L’Italia doveva morire… ecco come è stata assassinata

Il primo colpo storico contro l’Italia lo mette a segno Carlo Azeglio Ciampi, futuro presidente della Repubblica, incalzato dall’allora Ministro Beniamino Andreatta, maestro di Enrico Letta e “nonno” della Grande Privatizzazione che ha smantellato l’industria statale italiana, temutissima da Germania e Francia.
È il 1981: Andreatta propone di sganciare la Banca d’Italia dal Tesoro, e Ciampi esegue. Obiettivo: impedire alla banca centrale di continuare a finanziare lo Stato, come fanno le altre banche centrali sovrane del mondo, a cominciare da quella inglese. Il secondo colpo, quello del ko, arriva otto anno dopo, quando crolla il Muro di Berlino. La Germania si gioca la riunificazione, a spese della sopravvivenza dell’Italia come potenza industriale: ricattati dai francesi, per…

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