Siamo minimizzatori

di Stefano D’Andrea, Presidente del FSI-Riconquistare l’Italia

Siamo minimizzatori perché svalutiamo la fede nella scienza rispetto alla fede che molti hanno, sebbene non siamo persone che hanno sfiducia nella scienza. Semplicemente ci sembra stupido avere fiducia (o sfiducia) nella scienza.

Siamo minimizzatori perché svalutiamo la speranza nella scienza. La speranza nella scienza, come in genere la speranza che accompagni l’azione dell’uomo pratico, ci sembra ancora più stupida della fiducia.

Siamo minimizzatori perché fin da subito abbiamo sminuito la letalità, sulla base di indicazioni che provenivano dalla nave da crociera Diamond Princess. E abbiamo convenuto che la professoressa Gismondo, pur avendo sbagliato, è andata mille volte più vicina alla verità degli scienziati che avevano ipotizzato la possibilità di milioni di morti.

Siamo minimizzatori perché non soltanto sosteniamo che il diritto alla massima durata della vita sia da bilanciare con i diritti alla ricerca, all’istruzione, alla formazione e alla crescita dei giovani, all’espressione artistica, alla cultura, allo sport, alla socialità e alla produzione e distribuzione di beni, bensì che tutti sanno che in realtà il bilanciamento è logicamente necessario e dunque anche teoricamente ineliminabile e infatti sempre presente nei fatti, sicché chi lo nega in ragione di una pretesa assolutezza del diritto alla massima durata della vita mente, eventualmente a se stesso, per ipocrisia moralistica.

Siamo minimizzatori perché neghiamo la verità dell’affermazione secondo la quale le vite hanno tutte lo stesso valore ed osserviamo che la frase ha un contenuto apparentemente ovvio quando il problema non si dà ma che quando il problema si presenta, in guerra, in caso di naufragio, di necessità di sopravvivere per molto tempo in ambienti ostili, di incendi, terremoti o di situazioni che comunque impongono una scelta, una varietà di criteri, ora puramente oggettivi ora in parte soggettivi, presiede alla scelta (feriti che possono tornare a combattere valgono di più di quelli che non possono tornare, la vita di un parente vale di più di quella di un estraneo, la vita di un bambino vale più della vita di un adulto, di un cittadino rispetto ad un estraneo, di un estraneo rispetto ad un nemico).

Siamo minimizzatori perché neghiamo che la vita dell’individuo abbia più importanza della vita della collettività.

Siamo minimizzatori perché sminuiamo la comprensione che si ha per il panico, chi è nel panico e chi genera panico.

Siamo minimizzatori perché allentiamo la tensione e ridiamo di covid, come ha sempre fatto l’umanità che davanti alla peste o al colera festeggiava e si dava alle danze e ai fuochi d’artificio per esorcizzare la malattia.

Siamo minimizzatori perché svalutiamo la svalutazione dell’immunità naturale, che per ora è l’unica cosa certa e che sta dimostrando una significativa durata, visto che nessuno dei guariti a marzo si è ancora ammalato (ammalato non significa che è risultato positivo asintomatico al tampone) a dicembre a distanza di nove mesi.

Siamo minimizzatori perché sappiamo che la mascherina ovunque si abbia una distanza di uno o due metri e ovunque non si sia in assembramento ma di passaggio non serve assolutamente a nulla.

Siamo minimizzatori perché svalutiamo tutti gli interessi, individuali o collettivi, rispetto agli interessi dell’infanzia.

Siamo minimizzatori. È inutile negarlo.

E ne andiamo fieri.

di Stefano D’Andrea, Presidente del FSI-Riconquistare l’Italia

Fonte: https://appelloalpopolo.it/?p=61575

LA CADUTA DEGLI SPIRITI DELLE TENEBRE
I retroscena spirituali del mondo
di Rudolf Steiner

La Caduta degli Spiriti delle Tenebre

I retroscena spirituali del mondo

di Rudolf Steiner

Gli eventi terreni che condussero alle guerre mondiali e alla drammatica evoluzione storica del nostro secolo. La lotta tra gli spiriti della luce e spiriti delle tenebre, infatti questi ultimi cacciati dai regni spirituali hanno preso dimora in mezzo agli uomini e né stanno influenzando pensieri e decisioni.

14 conf.: Dornach, 29 settembre - 28 ottobre 1917 Intelletto e moralità.

Gli spiriti arimanici, nel secolo scorso cacciati da Michele dal Cielo, tendono sulla terra a impadronirsi dell'intelletto. INDICE: Prima conferenza Dornach, 29 settembre 1917 Comprensione degli eventi in Russia con la scienza dello spirito. L'attività del mondo spirituale in quello temporale. Suchomlinov. La nota papale per la pace. Il nesso fra l'atteggiamento materialistico degli uomini e le forze distruttive.

Seconda conferenza Dornach, 30 settembre 1917 La discrepanza fra lo sviluppo intellettuale e quello morale dell'umanità.

L'organizzazione umana nel sonno e nella veglia. L'inserimento di impulsi di saggezza senza moralità dal sonno nella vita terrena. L'impulso sociale-spirituale nelle opere di Johann Valentin Andreae. Il ringiovanire dell'umanità. Lloyd George, caratteristico rappresentante del nostro tempo.

Terza conferenza Dornach, 1° ottobre 1917 Le attuali abitudini di pensiero lontane dalla realtà.

Il detto del Cristo: "Il mio regno non è di questo mondo". L'aspirazione alla perfezione terrena è illusione materialistica. Woodrow Wilson "salvatore del mondo". La giusta posizione di fronte all'annuncio di verità della scienza dello spirito. Errori in tale posizione. Due necessarie misure in merito a comunicazioni esoteriche private.

Quarta conferenza Dornach, 6 ottobre 1917 Gli spiriti elementari di nascita e morte. La loro azione al servizio degli dèi e il passaggio di tale azione da essi agli uomini nell'epoca atlantica. La necessaria trasformazione di virtù in difetti, da forze costruttive a forze distruttive. La sensazione istintiva di tale fatto in Ricarda Huch. Una tendenza del presente: avere un'opinione invece di lottare per conoscere la verità.

Quinta conferenza Dornach, 7 ottobre 1917 Diversa sperimentazione del mondo in Grecia e nel presente.

Il morire della terra e il logorarsi dei corpi. Riflessi di questi fatti nell'opera geologica di Eduard Sueß e nella psicologia di Franz Brentano. La separazione della nostra interiorità dal corpo. La predestinazione in Agostino e in Calvino. L'eugenetica, riflesso di abitudini atlantiche. La psicopatologia. L'eliminazione dello spirito con medicamenti.

Sesta conferenza Dornach, 8 ottobre 1917 Il vivente mondo dei pensieri, e i pensieri morti in noi. La testa, eredità di antiche incarnazioni. Il restante corpo, manifestazione di gerarchie cosmiche, consolidato a seguito della tentazione luciferica. Legami spirituali col mondo circostante.

Sogni nel periodo greco-romano. Pensieri ispirati in campo sociale, e relativa coscienza in Jakob Böhme e in Saint-Martin. L'importanza di capacità intuitive per gli insegnanti.

Settima conferenza Dornach, 12 ottobre 1917 Scarsa rilevanza dei racconti storici. Lutero, appartenente al quarto periodo, all'inizio del quinto. Il risveglio della coscienza nel passato attraverso l'illusione. Necessario superamento dell'illusione in avvenire.

La prova del fuoco interiorizzata nel cammino iniziatico attuale. L'importanza del pensiero del karma per l'educazione. Il giusto comportamento di fronte a chi pensa in modo diverso da noi. L'interiorizzazione del rapporto fra educatore e alunno. Ottava conferenza Dornach, 13 ottobre 1917 La tendenza attuale alla semplificazione dei concetti, inadeguati di fronte alla realtà. L'errato confronto fra organismo e Stato in Rudolf Kjellén e Albert Schäffle. La vita sociale di tutta la terra è un organismo. La confutazione di teorie astratte da parte della realtà. L'Occidente guarda al passato. Il wilsonismo. La rottura col passato in Oriente. L'astrazione degli ideali teosofici e la necessità di concrete conoscenze.

Nona conferenza Dornach, 14 ottobre 1917 La lotta di Michele con gli spiriti arimanici dal 1841 al 1879.

La cacciata degli spiriti delle tenebre, legata agli impulsi materialistici negli uomini. Henri Lichtenberger. Malattie da bacilli e influssi lunari in epoche passate. Il modo di pensare arimanico nella scienza attuale. L'influsso del mondo spirituale sulle azioni umane. Il riflesso di eventi spirituali su quelli terrestri. Soloviev e la conoscenza dello spirito russo. Decima conferenza Dornach, 20 ottobre 1917 La mancanza di realtà in molti ideali.

La diffusione di alcuni ideali nel secolo XVIII e gli effetti successivi.

Dreizehnlinden di Wilhelm Weber. Pregiudizio, ignoranza e paura favoriscono le potenze arimaniche. Conoscenza del passato e dell'avvenire. L'esempio in James Dewar. Gli esseri arimanici nelle teorie monistiche. Necessità del pensare spirituale nella scienza materialistica. Necessaria trasformazione dell'educazione. L'importanza dei ricordi giovanili nell'età avanzata.

Undicesima conferenza Dornach, 21 ottobre 1917 Interiorizzazione della natura umana ed esteriorizzazione della scienza.

Nuovi impulsi educativi contro l'arimanizzazione della vita interiore. Correnti solari e lunari rispetto ad animale e uomo. Racconti di animali nella pedagogia. La vita degli animali in Brehm. I concetti semplificati degli specialisti. Il libro sui contratti di lavoro di Roman Boos. Vuoto gioco di concetti in un articolo di Adolf Keller.

Dodicesima conferenza Dornach, 26 ottobre 1917 La cacciata degli spiriti delle tenebre, causa degli avvenimenti attuali.

Il compito degli spiriti della luce in epoche precedenti: favorire i legami di sangue, e degli spiriti delle tenebre: liberazione dagli stessi legami. Inversione di tali impulsi nel secolo XIX. L'evoluzionismo di Darwin rispecchia il passato, la metamorfosi di Goethe il futuro. Liberazione dai legami con la terra con la spiritualizzazione. L'indianizzazione degli Europei in America.

Tredicesima conferenza 27 ottobre 1917 Gli spiriti delle tenebre vogliono lo sviluppo dell'intelletto e limitare i rapporti col mondo spirituale allo spiritismo.

La vittoria di Michele permette il diretto rapporto dell'uomo con lo spirito. L'azione contraria degli spiriti delle tenebre. Gli eventi del secolo XIX derivano dalla lotta nel mondo spirituale. Le lezioni di Oswald Marbach. Una poesia di Marbach per Goethe massone.

Quattordicesima conferenza Dornach, 28 ottobre 1917 L'azione di Angeli e Arcangeli nella storia e nell'organismo umano.

La cessazione della riproduzione umana nel 6° o 7° millennio. Gli spiriti delle tenebre e il ringiovanimento dell'umanità. Fritz Mauthner e darwinismo. Vita dei pensieri e vita della volontà, anche nella socialdemocrazia. La storia è giovane e va fecondata dalla scienza dello spirito. Il libro sulle api di Maeterlinck. Le illusioni della democrazia. I libri di Francis Delaisi sulle irrealtà della democrazia: Alexander Millerand e Raymond Poincarè.

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