Serrande abbassate. L’inarrestabile emorragia delle botteghe, del piccolo commercio che serviva l’area circostante

Sono falcidiati i cosiddetti negozi di prossimità, mentre aprono come funghi quelli realizzati in grandi centri commerciali che sorgono ormai ovunque.

Mi hanno stufato, chiudo“: così c’era scritto nei manifesti attaccati alla vetrina di un piccolo negozio della provincia padana, annunciando la svendita per chiusura definitiva. Il proprietario ha spiegato alla stampa che così non riesce più ad andare avanti. E non parlava di concorrenza, in particolare da parte dell’on line.

Il suo atto di accusa andava in direzione del nuovo registratore di cassa da acquistare (600 euro); all’obbligo di dotarsi del dispositivo Pos per i pagamenti elettronici (300 euro), del complesso di corsi da affrontare – importanti quanto onerosi in termini di tempo e soldi – in materia di sicurezza sul lavoro (obbligatori). Fino alla goccia che ha fatto traboccare il vaso: la necessità di dotarsi di un patentino per montare condizionatori d’aria, attività che fa da 40 anni: 1.500 euro per il corso.

A questo punto, la serranda si è abbassata, così come sta accadendo a ritmi vertiginosi in ogni piccolo centro della nostra vasta Italia, in ogni periferia non frequentata dal turismo, in ogni quartiere in prossimità di un grande centro commerciale.

Inutile guardare il saldo tra negozi aperti e quelli che ogni anno chiudono. È la dinamica a essere interessante: sono falcidiati i cosiddetti negozi di prossimità; aprono come funghi quelli realizzati in grandi centri commerciali che sorgono ormai ovunque: nelle cinture urbane come nei centri cittadini; dentro gli stadi di calcio come negli aeroporti; in vere e proprie “città dello shopping” come – oramai preponderanti – sul web.

Chiudono insomma le botteghe, il piccolo commercio che serviva l’area circostante – il panificio, il macellaio, la merceria, l’edicola -; l’elemento vitale per considerare un abitato un posto vivibile e non un dormitorio. Quelle botteghe erano la differenza tra il commercio diffuso italiano e i grandi mall americani, a tutto vantaggio del panorama tricolore. Oggi, invece: America.

A pagare il conto sono i più deboli, chi ha meno reddito, soprattutto gli anziani che vedono i tre etti di pane e la confezione di latte spostarsi a chilometri di distanza. E non tutti hanno la forza di salire in auto per fare la propria micro-spesa. Spesso, non hanno nemmeno l’auto.

Anche chi è più giovane e attivo vede cambiare un paesaggio urbano in modo importante. Per una passeggiata con sguardo sulle vetrine occorre ormai dirigersi verso questi stranianti centri commerciali, surrogati di centri cittadini oramai svuotati da incombenze, burocrazie, una selva di norme tutte giuste, tutte corrette, tutte necessarie, tutte però soffocanti (se messe insieme) per chi compie ogni giorno un atto di fede nell’alzare le serrande e aprire il negozio. Fino a quando non ce la fa più e sbotta: mi hanno stufato.

Fonte: https://www.difesapopolo.it/Media/OpenMagazine/Il-giornale-della-settimana/ARTICOLI-IN-ARRIVO/Serrande-abbassate.-L-inarrestabile-emorragia-delle-botteghe-del-piccolo-commercio-che-serviva-l-area-circostante

IN ARMONIA
Un viaggio alla scoperta del sorprendente legame tra la musica e le nostre cellule
di Emiliano Toso (Musicista)

In Armonia

Un viaggio alla scoperta del sorprendente legame tra la musica e le nostre cellule

di Emiliano Toso (Musicista)

"Per più di vent'anni mi sono dedicato alla biologia, la scienza della vita, in modo analitico e rigoroso. Mentre portavo avanti il mio impegno in campo scientifico, coltivavo quasi in segreto l'altra mia grande passione: la musica.

A quarant'anni, ho iniziato a condividerla col mondo, ed è arrivato il grande cambiamento della mia vita: le persone hanno cominciato a riferirmi gli effetti straordinari che la mia musica aveva avuto su di loro. I riscontri empirici spaziavano dal settore sanitario, assistenziale e ospedaliero a quello educativo e dell'espressione artistica, fino all'ambito olistico e del benessere.

Da scienziato, ho iniziato a documentarmi e presto ho scoperto che biologia e musica potevano integrarsi come diverse prospettive di una stessa realtà: la nostra salute."

Emiliano Toso, biologo cellulare e musicista compositore, ideatore del progetto "Translational Music", ci accompagna alla scoperta della relazione sorprendente che esiste tra il mondo silenzioso delle nostre cellule e la musica, e di come questo incontro influenzi la nostra mente e il nostro benessere.

Prendendo le mosse dalle più recenti scoperte scientifiche, che spaziano dall'epigenetica alla sonocitologia, Toso ci racconta, anche attraverso molte testimonianze dirette, gli effetti benefici della musica su:

  • Il Riequilibrio emozionale
  • Le prestazioni cognitive
  • La qualità del sonno
  • La gravidanza
  • La terapia neonatale ma anche, a livello più profondo, sulle nostre cellule.

Secondo Toso, siamo di fronte alla fase embrionale di una nuova medicina rigenerativa, e comprendere e utilizzare il codice della musica apre nuovi orizzonti da esplorare: "Ora sappiamo che esistono livelli più sottili che possiamo percepire con l'intuizione e che questa risonanza può far vibrare le nostre cellule".

Con una selezione di composizioni da ascoltare e alcune esperienze da provare per sperimentare il potere benefico del suono sulla mente e sul corpo, In armonia cambia il nostro modo di percepire e ascoltare la musica, mostrandoci una nuova via al benessere.

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