Liberazione collettiva dell’umanità: l’esempio della Bhagavadgītā

Nella concezione occidentale l’uomo viene visto come un essere separato dagli altri, ma in realtà non è altro che una cellula di un organismo più grande: l’umanità. Come tale quindi, ha il compito di lavorare per il suo bene complessivo, aldilà delle aspirazioni e dei desideri personali. Ovviamente la maggior parte degli esseri umani non è cosciente di tutto ciò e vive la propria vita tentando di raggiungere un’illusoria felicità personale attraverso la soddisfazione dei propri bisogni materiali.

Il concetto di liberazione collettiva dell’umanità

Chi è sul sentiero invece, sa di essere parte di un Tutto e di partecipare alla realizzazione di un piano divino. Molti però seguono la via spirituale allo scopo di raggiungere la liberazione personale. Invece è molto importante comprendere che il percorso che porta all’illuminazione, è si un percorso individuale, ma lo scopo ultimo è la liberazione collettiva dell’umanità. Molto spesso questi uomini, ottenuta la liberazione per se stessi, vivono in solitudine estraniandosi dal mondo. Non si occupano della vita sociale, culturale ed evolutiva dell’umanità, ma vivono la maggior parte della loro vita in connessione con le dimensioni più elevate dello spirito. In alcuni casi ancora più estremi, può capitare anche che si dedichino all’ascetismo, al rifiuto del proprio corpo fisico e di tutto ciò che è materiale, arrecandosi anche delle inutili sofferenze.

È invece molto importante comprendere che il mondo in cui viviamo (anche se imperfetto) e gli aspetti spirituali più elevati, sono manifestazioni diverse delle spirito universale che anima tutte le forme di vita del cosmo. Quindi raggiungere la liberazione collettiva significa instaurare sulla Terra i valori trascendenti del dharma, cioè i concetti superiori di verità e giustizia. Non bisogna rifiutare i valori materiali della Terra come la ricchezza, l’ambizione e il potere, ma soltanto trasformarli in valori spiritualmente illuminati per essere messi al servizio dell’umanità. Il Regno dei Cieli va realizzato qui, sulla Terra.

Chi è sulla via spirituale ed ha raggiunto la liberazione personale, deve quindi partecipare al cambiamento della società, deve immergersi nel fango e lavorare per portare luce nel mondo perché in realtà non sarà mai libero, finché tutta l’umanità non sarà libera. Ognuno di noi è una cellula dell’umanità e deve svolgere un compito per cercare di elevarla fino alla liberazione collettiva.

Bhagavadgītā: il dialogo tra Arjuna e Krishna

L’esempio perfetto sul concetto di liberazione collettiva è espresso nella Bhagavadgītā, nel dialogo tra Arjuna e Krishna. C’è una guerra che deve essere combattuta tra due fazioni. I Pandava che credono nella legge, nella giustizia e nella verità, contro i Kaurava che hanno usurpato il potere con l’inganno e la menzogna. Queste due fazioni sono imparentate tra di loro e devono combattere una battaglia (la battaglia di Kuruksetra) per ristabilire verità e giustizia.

Arjuna, uno dei capi dei Pandava, vedendo nei suoi avversari molti parenti, amici e vecchi maestri, ha un momento di sconforto e decide di non combattere. Pur di non uccidere i suoi fratelli, preferirebbe lasciare loro il potere, ritirandosi in solitudine e contemplazione. Krishna però, sua guida spirituale, lo rimprovera duramente. Gli fa capire che la sua idea di non combattere e di ritirarsi alla vita solitaria è un suo desiderio personale, un modo per sfuggire alle responsabilità.

Quel che conta veramente è più importante delle sue aspirazioni personali di libertà. Si tratta della verità e della giustizia che devono trionfare sulla menzogna e sull’ingiustizia. Questa è la volontà divina ed è superiore a qualsiasi aspirazione o desiderio personale. Krishna quindi invita Arjuna ad elevarsi al di sopra delle sue aspirazioni e combattere per la causa divina.

Per ottenere la liberazione collettiva quindi, l’uomo non deve soltanto comprendere Dio, ma anche cooperare con lui per contribuire all’evoluzione della società verso il regno della verità e della giustizia.

Bibliografia:
Chaudhuri H., Yoga Integrale, Edizioni Mediterranee, 1978.
AA. VV., Bhagavadgītā.

Fonte: https://yogameditazione.net/liberazione-collettiva-dellumanita-lesempio-della-bhagavadgita/

ALIENI O DEMONI
Versione nuova
di Corrado Malanga

Alieni o Demoni

Versione nuova

di Corrado Malanga

Il dottor Corrado Malanga è ricercatore e docente di Chimica Organica presso l'Università di Pisa. Si interessa di UFO e Alieni da quasi quarant'anni. Attualmente i suoi interessi sono rivolti alle problematiche legate ai Rapimenti Alieni (Abduction), che studia mediante tecniche di Ipnosi Regressiva e Programmazione Neuro Linguistica.

In questo libro trovi tutti gli strumenti necessari ad affrontare le conseguenze del proprio rapimento alieno, per non farlo ripetere mai più; la vera storia degli abusi che gli alieni perpetrano sull'umana progenie; la psicosomatica dei fenomeni di Abduction; la risoluzione di casi specifici e le tecniche di PNL e Ipnosi Regressiva applicate al problema.

Tratto dalla prefazione dell'Autore:

Tutto cominciò tanti anni fa. Mi interessavo di UFO a livello amatoriale, quando decisi di entrare a far parte di un'organizzazione nazionale che studiava l'argomento. Divenni membro del Consiglio direttivo e lavorai con questa organizzazione per svariati decenni. Un giorno mi affidarono l'incarico di seguire un caso di presunto rapimento, da parte di alieni, di un ragazzo di Genova: Valerio.

Dopo quattro anni d'inchiesta, per volere dello stesso direttivo del centro per cui lavoravo, trasformai il mio rapporto in un libro. Si scatenò l'inferno! ... Questo trattato spiega, per filo e per segno, in cosa consiste il problema delle interferenze aliene, descrive le principali razze che praticano le interferenze, analizza i vari livelli d'interferenza interna ed esterna all'addotto, chiarisce le interrelazioni tra alieni e alieni e tra alieni e gruppi di Governo Mondiale (NWO, New World Order). Sono descritte le tecniche di sottomissione che gli alieni e i militari con essi collusi utilizzano per i propri scopi.

Si indicano i motivi per i quali tutto ciò accade e si descrivono, per filo e per segno, le tecniche utilizzate per comprendere il fenomeno. ... Parla, però, anche della vera natura dell'Uomo e dell'universo, distingue Anima, Corpo, Mente, Spirito, realtà reale e realtà virtuale e fornisce la chiave di lettura per poter finalmente divenire.

Mi sono infatti reso conto che, nello studiare gli alieni, avevo commesso un grave errore metodologico: non si possono studiare gli alieni senza prima sapere come noi stessi siamo fatti. Ben presto avevo capito che gli alieni cercavano in noi qualcosa che non avevano, qualcosa che noi non sapevamo di possedere, qualcosa che rende molti uomini parte integrante di Dio.

Lo scopo del presente trattato è fare chiarezza ...

 

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