La coscienza umana è semplicemente uno stato della materia, quantistica

coscienzaLa coscienza è sempre stato un argomento difficile da affrontare scientificamente.

In termini prettamente letterario, la coscienza è uno stato comportamentale che permette a tutti noi di avvertire quanto avviene in noi e nei suoi rapporti con il mondo esterno.
È la consapevolezza “individuale” della propria identità, del proprio ruolo, delle proprie potenzialità.

Se la coscienza è consapevolezza di noi stessi, viene spontaneo domandarvi dove si trovi.
Ci crediate o no, è certo che la coscienza non è un sorta di “salsa magica segreta“, messa ad arte nel nostro corpo come postulato da mistici e religiosi da tempo immemorabile.

Se la coscienza cessa di vivere con noi, viene da se che  la coscienza non può che essere parte della materia che ritorna alla materia, non può essere che uno dei meccanismi legati al funzionamento della materia stessa.

Il problema della ‘sede’ della conoscenza è stato peraltro affrontato anche dalla neurofisiologia e dalla neuropsicologia, che hanno inizialmente considerato la coscienza  come sinonimo di comportamento vigile, indipendentemente dalle attività cognitive svolte. Successivamente quando, invece, è stato dato risalto al linguaggio nella sua funzione di verbalizzazione consapevole dei processi cognitivi e motori in corso, la coscienza  è stata localizzata nel lobo temporale dell’emisfero sinistro, sede delle aree del linguaggio.

Gli studi della psicologia e delle neuroscienze hanno esteso la nozione di inconscio dalla sfera psicodinamica alla sfera dei processi cognitivi, e hanno ampliato il concetto di coscienza, non più considerata come un flusso indistinto di pensieri ed emozioni, ma come un “sistema integrato di operazioni“.

Allora?
Ed ecco che grazie al lavoro di un gruppo di neuro-scienziati e fisici teorici negli ultimi anni, possiamo finalmente dire che si è trovato un modo di analizzare il misterioso regno metafisico della coscienza in modo scientifico.

Nel mare dei terminali nervosi del nostro cervello di ognuno di noi, così come ci sono molti tipi di liquidi, ci sono molti tipi di coscienza.

In pratica, la coscienza può essere descritta esattamente come viene descritta la materia di cui siamo fatti, di materiale solido e liquido, di elettroni, di atomi,  di particelle  sub-nucleari governate dalla meccanica quantistica.

Con questo nuovo modello, la coscienza può essere descritta quindi in termini di meccanica quantistica e secondo la teoria dell’informazione, che ci permette di affrontare scientificamente argomenti oscuri come la consapevolezza di sé, e perché percepiamo il mondo in termini classici.

Solo la evoluzione naturale della materia ci ha consegnato la capacità della consapevolezza di noi stessi, tanto da portarci a capire se la coscienza è una cosa reale, se i nostri cervelli sono una realtà e legati in una sorta di regno quantico o se siamo tutti solo oggetto di una simulazione “Matrix Divina” messa nel nostro cervello.

La coscienza è regolata dalle stesse leggi della fisica che governano il resto dell’universo.

http://silvanodonofrio.wordpress.com/2014/06/09/la-coscienza-umana-e-semplicemente-uno-stato-della-materia-quantistica/

Links:

http://mobile.extremetech.com/latest/221297-human-consciousness-is-simply-a-state-of-matter-like-a-solid-or-liquid-but-quantum

http://www.extremetech.com/extreme/123485-mit-discovers-the-location-of-memories-individual-neurons

Fonte: http://risvegliodiunadea.altervista.org/?p=10728

L'ATTENZIONE
Quaderni del lavoro su di sé
di Salvatore Brizzi

L'Attenzione

Quaderni del lavoro su di sé

di Salvatore Brizzi

L'Attenzione è la porta d'ingresso verso il miracolo della vita.

Oltre la distrazione c'è un mondo meraviglioso da conoscere e da sperimentare.

Ci risulta davvero faticoso stare nel presente, ad ogni angolo ci aspetta uno svago diverso, magari un ricordo del passato, oppure qualcosa che deve ancora avvenire ma comunque siamo costantemente lontani dal presente.

Per applicare l’Attenzione occorre innanzitutto ricordarselo.

Nonostante gli si insegni che questa è la chiave di tutto, egli fatica a trovare la quantità di energia necessaria a ricordarsi di portare Attenzione a tutto ciò che fa e che dice.

Si ricorda ogni appuntamento d’un allenamento sportivo o delle lezioni di pianoforte, ma non si ricorda di portare Attenzione ai propri movimenti corporei per soli 5 minuti.

Un utilizzo continuo dell'Attenzione da la possibilità di trasformare pensieri, emozioni, impressioni, sensazioni liberando il tuo essere e permettendogli di restare in uno stato di coscienza elevato.

Per ottenere un reale cambiamento non è sufficiente il pensiero, deve “succedere qualcosa”.

Per esempio, studiare discipline spirituali espande la nostra mente, permette quindi una crescita orizzontale, ma l’Attenzione al momento presente permette una crescita verticale, una trasmutazione, perché “succede qualcosa”, avviene cioè qualcosa che coinvolge l’intero essere.

Cominciate, dunque.

«L’Attenzione affilata come un rasoio, un Cuore aperto che non oppone resistenza allo scorrere della Vita, lo stupore di fronte alla Bellezza tipico d’un bambino. Questo salverà il mondo.»
Salvatore Brizzi

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