“Il cervello è il più efficiente produttore di farmaci e di veleni” – Dr. Claudio Pagliara, oncologo

Dr. Claudio Pagliara, medico oncologo

Ci sono dati scientifici che dimostrano che il pensiero ha un vero e proprio effetto curativo, che risulta spesso anche più potente dell’effetto farmacologico vero e proprio.

Un esempio molto conosciuto è l’effetto placebo. Si tratta del miglioramento soggettivo e oggettivo della malattia di un individuo conseguente all’assunzione di un finto farmaco. La sola convinzione da parte di un paziente di assumere una sostanza con potere curativo determina un effetto curativo. Il paziente anche assumendo un finto farmaco, come potrebbe essere una pillola di zucchero o una puntura di soluzione fisiologica, se è convinto di assumere una terapia efficace, perché nutre fede nel suo potere curativo, migliorerà il suo quadro clinico fino alla possibile guarigione.

Diversi esperimenti clinici dimostrano che spesso l’effetto placebo risulta più potente dell’effetto prodotto da farmaci veri. Strano ma vero, i tuoi pensieri possono essere più efficaci di una sostanza chimica. La fede nella guarigione ha, molte volte, più importanza del farmaco che viene assunto. Tanto più si è convinti che il rimedio funzionerà, tanto maggiore sarà in realtà il beneficio curativo. Ad esempio un’iniezione di un finto farmaco (una semplice soluzione fisiologica) sarà più efficace di una pillola di zucchero, perché si è convinti che un’iniezione sia più potente di una pillola.

Qualsiasi cosa sia utile a rafforzare la convinzione in merito all’evoluzione favorevole della malattia influenzerà realmente il miglioramento del quadro clinico. La solo idea di un miglioramento, legata a un’aspettativa di guarigione, determina degli stati d’animo che facilitano la guarigione.

L’effetto placebo è provocato dal rilascio da parte del tuo organismo di sostanze terapeutiche che favoriscono i normali processi di auto-guarigione. Siamo in presenza della più antica dimostrazione scientifica che la tua mente influenza il tuo corpo.

I tuoi pensieri modificano la biologia delle tue cellule.

Così come esiste l’effetto placebo così esiste l’effetto opposto, chiamato l’effetto nocebo. L’idea di fare qualcosa che peggiora la malattia determina un peggioramento della malattia. Tutto ciò che può nutrire o rafforzare la convinzione che la malattia avrà un’evoluzione sfavorevole determina un reale peggioramento del quadro clinico.

Ci sono diverse sperimentazioni cliniche che lo documentano. Se viene fornito un finto farmaco, perfettamente innocuo, associato alla comunicazione che può dare effetti collaterali avversi, determina spesso degli effetti avversi.

Questi dati devono responsabilizzare maggiormente i medici nel momento in cui forniscono delle informazioni in merito alla diagnosi ed eventuale prognosi di malattie importanti. Bisogna stare molto attenti all’uso delle parole. Esistono parole che hanno il potere di curare il corpo, ma esistono anche parole che hanno il potere di far ammalare o di far peggiorare l’evoluzione di una malattia. Le parole del medico curano come i farmaci o intossicano come i veleni.

Il tuo cervello fa cose “stupefacenti”, anzi produce anche dei veri e propri stupefacenti.

Le endorfine sono delle vere e proprie droghe endogene, cioè sostanze chimiche prodotte dal cervello, dotate di potenti proprietà analgesiche ed euforizzanti. Il nostro organismo ha la capacità di produrre delle droghe naturali, le endorfine, che hanno, di fatto, gli stessi effetti della morfina e degli oppiacei.

Di solito vengono prodotte durante le attività sportive, soprattutto nelle attività aerobiche di lunga durata (ciclismo, maratone, ecc.), quando si sorride, nell’innamoramento, quando ci si scambiano le coccole, durante il sesso, nella meditazione, durante l’ascolto della musica, durante il ballo, ecc.

Il pensiero diventa materia

La naturale conseguenza è che pensieri diversi determinano un funzionamento diverso delle tue cellule, dei tuoi organi, dei tuoi apparati, del tuo corpo e della tua stessa mente. Attraverso i nuovi sistemi di imaging sappiamo che i pensieri modificano l’anatomia del nostro cervello, modificano anche il nostro corpo e modificano perfino il nostro ambiente.

Per modificare a nostro piacimento sia la qualità del nostro mondo interno che quella del nostro mondo esterno, per quanto già detto, bisogna necessariamente partire dalla consapevolezza del grande potere che i nostri pensieri esercitano sia sul nostro mondo interno che sul nostro mondo esterno. Per modificare la qualità e la durata della vita bisogna pertanto focalizzarsi sulla qualità dei propri pensieri.

Il cervello è il più efficiente produttore di farmaci e di veleni

Non è un caso che il cervello ha un peso medio di 1.200/1.300 grammi, corrispondente al 2% del peso corporeo, ma consuma il 20% di ossigeno e il 60% di glucosio dell’intero organismo. Questo dà l’idea dell’importanza biologica data dalla natura al nostro cervello. Quello che sappiamo sul funzionamento del sistema nervoso, attualmente sembra tantissimo, in realtà è solo una piccolissima percentuale, una percentuale quasi insignificante, di ciò che si dovrà ancora scoprire.

Il cervello è veramente un organo straordinario, capace di fare cose straordinarie, anzi veri e propri miracoli.

Estratti dal libro “” di Claudio Pagliara, Uno Editori

Fonte: https://www.dionidream.com/pensiero-farmaco-naturale-cura/

TRATTATO DI ALCHIMIA DELLE EMOZIONI
Il risveglio dei talenti attraverso la guarigione delle ferite emozionali
di Gianpaolo Giacomini

Trattato di Alchimia delle Emozioni

Il risveglio dei talenti attraverso la guarigione delle ferite emozionali

di Gianpaolo Giacomini

Un viaggio scientifico alla scoperta delle origini delle emozioni.

Da dove provengono le maschere che tutti i giorni indossiamo “recitando” la nostra parte nella vita?
Perché subiamo ancora così profondamente e intensamente i lati oscuri della nostra personalità?
Come possiamo trasmutare le nostre ferite, derivanti dai traumi vissuti, in forze propulsive o talenti?
Qual’è l’origine delle nostre emozioni e perché è tanto importante viverle senza censurarle?

Questo trattato propone una lucida e moderna visione delle antiche teorie derivanti dall’Arte Alchemica e degli studi riguardanti la possibilità per ogni essere umano di trasmutare le proprie ferite emozionali in talenti.

Ogni essere vivente ha il diritto alla felicità e a realizzare il suo “disegno”, ma, per giungere a questo traguardo, è necessario riconoscere, trasformare e trasmutare i blocchi emozionali (ferite) che sono da ostacolo alla realizzazione personale.

Le ferite emozionali non vanno combattute ma comprese, integrate nella personalità dell’essere e vissute come un impulso per generare il talento che da ogni ferita naturalmente scaturisce.

Dalla fisica atomica delle Tre Sostanze e dei Quattro Elementi fino alla meccanica quantistica, viene per la prima volta svelata in un testo scritto la particolare visione degli antichi alchimisti, tanto ermetica e custodita per secoli in cerchie ristrette di uomini “di sapere”.

Un testo unico, suddiviso in tre sezioni tematiche, per la sua ampia e scientifica trattazione di un argomento tanto complesso quanto importante quale quello dell’evoluzione dell’essere umano, imbrigliato dalle sue ferite emotive nel suo pre-destino.

Una sezione meravigliosamente e scientificamente spiegata dedicata alle origini dell’anima umana incarnata e alla genesi iperuranica delle ferite e dei talenti,, che si addentra nel mondo dell’astrologia alchemica-sumera, ad oggi conosciuta da pochi e come definiva Paracelso “indispensabile conoscenza per l’uomo che vuole crescere in virtù”.

A questa corposa trattazione iniziale, fa seguito una sezione in cui sono descritte le ferite emozionali che fin dagli albori della vita affliggono l’uomo, rimasto immobile di fronte ad esse in quanto condizionato dal dolore e dalla sofferenza dalle ferite stesse.

Le cinque ferite emozionali, alle quali per la prima volta si aggiunge la descrizione di due particolari stati dell’essere (mai trattati fin d’ora) che riflettono lo stato di perdizione umana relativamente al rapporto con l’Universo e il pianeta Terra, vengono descritte a livello fisico, somatico, comportamentale, emozionale e relativo alle patologie che possono manifestarsi in seguito ad un vissuto traumatico.

Infine, seguono degli esempi e “suggerimenti” sulle modalità attraverso cui si può iniziare e lavorare per chiudere una ferita e iniziare il lavoro di trasmutazione della stessa in un luminoso e vivificante talento.

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