Hai “presente” un mondo migliore?

Sorrido ormai quando ascolto o leggo nei social le conversazioni contro la Spiritualità e la ricerca interiore rivolta alla nostra evoluzione. Quando si parla di spiritualità (mettiamola pure minuscola), non bisogna associarla allo stregone, al santone, al divinatore che prevede il futuro, a intrugli strani di erbe magiche ecc.

Molte persone hanno un’idea fissa distorta della questione. Vale a dire che non riescono a considerare un punto di vista differente semplicemente perché sono identificate con una convinzione che limita le loro vedute. Questa identificazione, casomai, è pericolosa: attaccarci a un’idea preconcetta senza confutare né sperimentare né ricercare la propria verità interiore, ci rende vulnerabili nella massa incosciente, diventiamo preda del mercato, della politica, delle sciagure nel mondo, di tutto ciò che in sostanza può diventare un’idea fissa distorta. Ad esempio, se i mass media prospettano gli extracomunitari come pericolosi attraverso sofisticati mezzi comunicativi che agiscono sulla psiche umana, le menti incoscienti tenderanno a credere questo assioma come vero, certo, innegabile, e quindi avranno molte probabilità di cadere nella paura di fronte a uomini e donne stranieri, a parlarne male con gli amici e al bar sotto casa, a sognare leggi che proibiscano l’ingresso in Italia ecc., anziché comprendere che non è la razza o la nazionalità che determina il grado di amore o di perfidia di un essere umano, bensì fattori estremamente complessi che riguardano le singole esperienze personali degli individui dalla loro nascita in poi (e magari anche molto prima della nascita…). Se i mass media lasciano intendere più o meno esplicitamente che i Governi decidono e attuano riforme, le menti incoscienti tenderanno a reputare i Governi responsabili della crisi, delle guerre, dell’inquinamento, anziché comprendere che sono le multinazionali a detenere il vero potere sulla massa, attraverso la direzione dei mercati e le immense risorse investite in pubblicità.

Ecco che possiamo facilmente intuire il motivo per cui sorrido di fronte alle comuni illazioni sull’ampio tema della ricerca spirituale. È proprio per uscire dallo stato di mente incosciente che ci rivolgiamo alla spiritualità, in modo da non esser più identificati con i luoghi comuni e le forme di manipolazione che oggi attanagliano questo pianeta.

Ricercare la spiritualità significa diventare coscienti di ciò che pensiamo noi, veramente, su qualsiasi questione si presenti di fronte a noi, senza dare nulla per scontato, cercando di ascoltare il cuore per riconoscere la visione che abbiamo dentro di noi su una data cosa, una situazione, una persona.

Ricercando la presenza costante e praticando l’auto-osservazione di Sé, riusciamo a scorgere i nostri pensieri e le correlate emozioni ogni volta che abbiamo bisogno di maggior chiarezza, impariamo a riportare la mente al qui e ora, riconoscendo ciò che c’è: come si sente il corpo, quali sono le sensazioni interiori, cosa stiamo pensando. Ecco che questo processo, ripetuto nel tempo, per giorni e mesi e anni, genera un immenso ampliamento della coscienza e ci permette di riconoscere la verità anche fuori di noi. Se ci impegniamo ad accorgerci il più spesso possibile di noi stessi, del nostro respiro, delle parole che pronunciamo, allenandoci a riportare gentilmente l’attenzione al presente, diventiamo più abili nel decriptare l’esterno e avvalerci di comprensioni più profonde. Se sono un imprenditore di successo, risvegliato e presente a me stesso, riuscirò a scorgere la verità anche dietro gli occhi delle persone, e “sentirò” se un italiano o un rumeno o un canadese è adatto a lavorare per la mia azienda oppure no. Avrò intuizioni e sarò creativo. Vedrò il pianeta come un grande serbatoio di risorse da tutelare e usare con rispetto, e cercherò di togliere potere alle multinazionali arricchendo me stesso in modo etico, insieme a chi lavora con e per me. Se sono un falegname, amerò il legno perché essendo presente avrò scelto con il cuore la mia professione, l’avrò “sentita” e non “pensata”, creerò oggetti con devozione e saprò comunicare bene con i clienti perché se sono presente sono anche empatico e attento alla qualità.

Qualsiasi professione facciano le persone, la presenza amplifica i sensi, rende la mente lucida e chiara, pulita, permette di accorgersi delle emozioni senza lasciarsi travolgere, aiuta il corpo a sentirsi più rilassato. Possiamo dedurre che la presenza migliora il mondo. È capace di stravolgere i disastri che osserviamo ogni giorno in pace, fratellanza e rispetto. Le visioni sono amplificate grazie alla consapevolezza che l’attenzione a se stessi genera, e saremmo esseri umani più liberi nelle scelte e nelle azioni.

L’effetto collaterale della presenza è che ci accorgiamo dello Spirito che dimora in noi. A un certo punto, lo avvertiamo. È una scossa elettrica, oppure un fluire molto dolce, perché ognuno può riconoscere questo stato da sé, in modo del tutto soggettivo. Per alcuni attimi sentiamo che siamo immortali, divini, immensi. E quella è la porta per la Spiritualità. Per intraprendere il cammino del risveglio bisogna assumerci la responsabilità della nostra gioia, del nostro benessere, a cui non siamo abituati. È solo quando tocchiamo questo star fuori da ogni giudizio e riconoscere tutto semplicemente per quello che è, che possiamo accorgerci di chi siamo veramente, del nostro posto qui sul pianeta come autori di un divino amorevole. E questo è Spirito. Come si fa, dunque, a schierarsi “contro”?
Egli camminava sempre per proprio conto, non era possibile spingerlo di qua e di là. Rimase totalmente se stesso, tanto era centrato, tanto era radicato nel proprio essere. Dunque, non vi è più nessuna distrazione possibile, in questo stato si può vivere ovunque.

Parola di Annalisa

Fonte: https://sentierodellessere.org/crescita-personale/hai-presente-un-mondo-migliore/

ERBE SPONTANEE COMMESTIBILI
di Riccardo Luciano, Carlo Gatti

Erbe Spontanee Commestibili

di Riccardo Luciano, Carlo Gatti

Le erbe spontanee commestibili sono un vero e proprio forziere di sapori e aromi utile per mille ricette salutari e gustose.

Un libro che si presenta da solo, con un titolo semplice ed accattivante per invogliare il lettore a leggerlo e rileggerlo, a considerarlo come un manuale da cui poter attingere informazioni utili e concrete. Bastano un po' di attenzione e qualche nozione in più, per scoprire il variegato universo delle erbe commestibili, preziose tanto care in cucina, quanto in farmacia e nella cosmesi. Questa nuova edizione, che ricalca la precedente nelle linee essenziali, ha in più maggiori dettagli descrittivi, più fotografie per analizzare meglio i particolari e l'elencazione dei luoghi in cui la pianta è presente. Sono state aggiunte inoltre importanti nuove piante mangerecce fra le quali l'asparago dei boschi, il lampagione, il famoso raperonzolo e relative nuove ricette.

Negli ultimi anni si è osservato un crescente e vivo interesse per la raccolta ed il consumo delle erbe spontanee, quali ingredienti di insalate, minestroni, frittate oppure ripieni per ravioli ed altro ancora. Molte persone, per diversi motivi, si sentono attratte dalla possibilità della raccolta fai da te delle erbe selvatiche. Da un lato vi è la soddisfazione personale per aver trovato alcune piantine da raccogliere e non solo per il loro aspetto estetico, ma anche per una certa utilità (alimentare in questo caso); dall'altro in alcune persone vi è la ferma convinzione che le piante selvatiche siano più ricche in vitamine, sali minerali e principi attivi rispetto alle piante normalmente coltivate, aspetto questo che però non è scientificamente provato. In effetti la raccolta delle erbe e dei frutti spontanei ha un certo fascino e soprattutto, l'aspetto appagante, è che si raccoglie qualcosa che serve e che potrebbe tornar utile. Non è poi da sottovalutare la componente del divertimento e della raccolta all'aria aperta quale passatempo rilassante.

La raccolta delle piante spontanee per scopi alimentari prende il nome di Phytoalimurgia = Fitoalimurgia, che letteralmente significa "alimenti vegetali spontanei raccolti dall'uomo in momenti di carestia". Nella società attuale, la fitoalimurgia riveste ruoli ben diversi rispetto a quelli del passato: non più necessità alimentare legata a momenti di carestia quando l'agricoltura era solo agli albori, adesso è interesse per i prodotti naturali. Le corrette conoscenze fitoalimurgiche, se proficuamente indirizzate alla conoscenza della flora e della vegetazione, rendono possibile l'individuazione e la conservazione dell'enorme potenziale genetico (germoplasma) delle specie spontanee. Si tratta quindi di un approccio estremamente positivo. L'aspetto inderogabile, da cui non si può prescindere, è la necessità di conoscere perfettamente le piante che si vogliono raccogliere, la conoscenza non è un optional: è una necessità vitale. La scelta dell'aggettivo "vitale" è espressamente voluta: una semplice ed apparentemente "innocua" insalata o frittata può dare esiti mortali, se si è raccolta la pianta sbagliata.

E' bene ricordare che tutte le piante (insalata compresa) contengono migliaia е migliaia di principi attivi e, nel caso si trattasse di una pianta tossica, non esiste in commercio antidoto specifico (se non in pochissimi casi). Nella maggior parte delle intossicazioni, la terapia ospedaliera che viene praticata al paziente è soltanto sintomatica ed i medici cercano di sostenere le funzioni vitali dell'organismo, nella speranza che il paziente reagisca e si ristabilisca. In pratica questo è lo spirito con cui è stato scritto e voluto questo libro: cercare di descrivere in modo semplice, lineare e rigoroso, alcune piante spontanee in Italia che abbiano oppure abbiano avuto nel passato interesse alimentare e nel contempo mettere in evidenza errori in cui potrebbe cadere l'incauto raccoglitore. Quindi, se da un lato può essere piacevole "andar per erbe selvatiche", si deve d'altro canto prepararsi con uno studio accurato, non improvvisarsi esperti. E' indispensabile affidarsi a persone che conoscano veramente le erbe, magari anche solo col nome dialettale, ma le conoscano davvero.

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