Frontex: “90% dell’immigrazione clandestina verso l’Italia è in mano alle mafie”

di Cesare Sacchetti

Secondo i dati pubblicati recentemente da Frontex, l’agenzia comunitaria specializzata nella sorveglianza delle frontiere dei paesi UE, sono le mafie le indiscusse padrone dei traffici di immigrati clandestini verso l’Europa.

Il rapporto in questione rileva come attualmente le tre rotte privilegiate del Mediterraneo Occidentale, Centrale ed Orientale scelte dai trafficanti per far sbarcare gli immigrati irregolari verso l’Europa, siano pressoché dominate dall’influenza delle organizzazioni criminali.

In particolare i dati indicano come le mafie abbiano gestito il 75% degli sbarchi nel Mediterraneo Occidentale, la parte di mare che tocca la Spagna principalmente; il 90% nel Mediterraneo Centrale, il tratto marittimo che riguarda l’Italia e infine il 92% in quello Orientale dove è la Grecia il paese ad essere più toccato dagli sbarchi.

L’indagine contribuisce sicuramente a sfatare alcuni luoghi comuni piuttosto in voga nel dibattito politico italiano, tra questi su tutti quello che i migranti fuggirebbero dai paesi africani perchè vittime di persecuzioni politiche.

Infatti le statistiche rivelano che su un campione complessivo di 3525 migranti intervistati dall’agenzia comunitaria, solamente il 16% dichiari di aver deciso di ricorrere all’immigrazione per ragioni ci carattere politico.

La ragione principale dell’immigrazione risiede piuttosto nelle motivazioni di carattere economico, un elemento confermato dal 45% dei migranti.

Il fenomeno dell’immigrazione irregolare minaccia di raggiungere presto un nuovo allarme a causa delle crescenti pressioni migratorie che si registrano nei paesi dell’Africa Sub-Sahariana, in particolare nella Costa D’avorio e nel Mali.

Allo stesso tempo i dati a disposizione confermano come l’Italia dal 2016 al 2017 sia stato il paese più scelto come approdo dall’immigrazione clandestina, seguito da Germania, Francia e Spagna.

Il Belpaese quindi si è fatto carico di tutta la pressione migratoria in arrivo dal Mediterraneo Centrale dopo la decisione della Germania di porre fine alla politica delle “porte aperte” per i numerosi problemi di sicurezza che ha provocato nel paese.

Se si prende in esame a questo proposito il campione di riferimento del Frontex di 3525 migranti, si apprende che tra questi 1948 hanno scelto come meta di destinazione preferita proprio l’Italia, dando un’ulteriore conferma del ruolo chiave del Paese nei traffici di esseri umani.

I migranti preferiscono rivolgersi alla mafie

Il fattore della criminalità organizzata nella gestione dell’immigrazione clandestina ha rappresentato un elemento fondamentale nello scegliere determinate rotte marittime piuttosto che altre.

Difatti il fatto che ci siano le mafie ad organizzare questi viaggi, sembra spingere i migranti ad affidarsi a loro piuttosto che ad intraprendere altre soluzioni che non prevedono l’intermediazione di questi gruppi criminali.

Il 69% degli immigrati irregolari sbarcati in Grecia conferma di aver scelto questa rotta proprio per il ruolo predominante delle mafie su questo tratto di mare, mentre nel caso dell’Italia la percentuale è del 65%, di poco inferiore.

Il rapporto del Frontex si sofferma anche a descrivere la struttura di queste reti criminali, nelle quali giocano un ruolo importante i cosiddetti “capi” che hanno il compito di dirigere i gruppi operativi mentre appena un gradino sotto di loro si collocano i “reclutatori” che sono quelle figure che hanno appunto il compito di selezionare i migranti che poi tenteranno l’avventura sui barconi della speranza.

La Turchia e la Libia emergono come i paesi base dei gruppi criminali, dove operano rispettivamente il 30% e il 37% delle reti di trafficanti.

La tratta delle prostitute nigeriane

Tra gli aspetti più terribili di questo traffico, c’è sicuramente il traffico di donne nigeriane che sono costrette a prostituirsi appena sbarcate nei paesi europei per ripagare il loro debito con i trafficanti, che spesso raggiunge cifre superiori ai 50.000 euro.

La Spagna e l’Italia sono i due paesi più interessati da questa tratta di schiave.

La fotografia conclusiva che esce dal rapporto è piuttosto chiara. L’immigrazione clandestina è un affare che ingrossa le tasche dei trafficanti di esseri umani e fin quando si continuerà ad agevolarla si sarà complici di queste reti criminali senza scrupoli.

Articolo di Cesare Sacchetti

Fonte: http://www.imolaoggi.it/2018/04/07/frontex-90-dellimmigrazione-clandestina-verso-litalia-e-in-mano-alle-mafie/

ERBE SPONTANEE COMMESTIBILI
di Riccardo Luciano, Carlo Gatti

Erbe Spontanee Commestibili

di Riccardo Luciano, Carlo Gatti

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La raccolta delle piante spontanee per scopi alimentari prende il nome di Phytoalimurgia = Fitoalimurgia, che letteralmente significa "alimenti vegetali spontanei raccolti dall'uomo in momenti di carestia". Nella società attuale, la fitoalimurgia riveste ruoli ben diversi rispetto a quelli del passato: non più necessità alimentare legata a momenti di carestia quando l'agricoltura era solo agli albori, adesso è interesse per i prodotti naturali. Le corrette conoscenze fitoalimurgiche, se proficuamente indirizzate alla conoscenza della flora e della vegetazione, rendono possibile l'individuazione e la conservazione dell'enorme potenziale genetico (germoplasma) delle specie spontanee. Si tratta quindi di un approccio estremamente positivo. L'aspetto inderogabile, da cui non si può prescindere, è la necessità di conoscere perfettamente le piante che si vogliono raccogliere, la conoscenza non è un optional: è una necessità vitale. La scelta dell'aggettivo "vitale" è espressamente voluta: una semplice ed apparentemente "innocua" insalata o frittata può dare esiti mortali, se si è raccolta la pianta sbagliata.

E' bene ricordare che tutte le piante (insalata compresa) contengono migliaia е migliaia di principi attivi e, nel caso si trattasse di una pianta tossica, non esiste in commercio antidoto specifico (se non in pochissimi casi). Nella maggior parte delle intossicazioni, la terapia ospedaliera che viene praticata al paziente è soltanto sintomatica ed i medici cercano di sostenere le funzioni vitali dell'organismo, nella speranza che il paziente reagisca e si ristabilisca. In pratica questo è lo spirito con cui è stato scritto e voluto questo libro: cercare di descrivere in modo semplice, lineare e rigoroso, alcune piante spontanee in Italia che abbiano oppure abbiano avuto nel passato interesse alimentare e nel contempo mettere in evidenza errori in cui potrebbe cadere l'incauto raccoglitore. Quindi, se da un lato può essere piacevole "andar per erbe selvatiche", si deve d'altro canto prepararsi con uno studio accurato, non improvvisarsi esperti. E' indispensabile affidarsi a persone che conoscano veramente le erbe, magari anche solo col nome dialettale, ma le conoscano davvero.

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