Forbes: Esperto rivela perché, adesso, dovreste smettere di usare Facebook e Messenger

Il giornalista specializzato in sicurezza informatica, Zak Doffman, ha dichiarato in un articolo  per Forbes, pubblicato sabato scorso, che dovremmo smettere di usare Facebook Messenger a causa della mancanza di un’adeguata protezione dei nostri messaggi. “Se sei uno degli 1,3 miliardi di utenti di Facebook Messenger, l’improvviso contraccolpo contro WhatsApp dovrebbe fungere da forte avvertimento”, ha scritto.

Doffman ha affermato che la debacle di WhatsApp, causata dalla sua intenzione di implementare nuove politiche, in cui prevedeva di iniziare a condividere i dati degli utenti con Facebook, “ha distolto l’attenzione da quanto sia grave l’invasione della privacy di Messenger “. “Non c’è alcuna giustificazione per questo. Sappiamo tutti che Facebook vive dei nostri dati, è così che paghiamo per i loro servizi ‘gratuiti’. Ma deve esserci un limite. Se ci troviamo in un posto in cui Facebook dice ‘penderemo tutto ciò che possono inserire nelle nostre mani’, e diciamo ‘sì, va bene’, ecco cosa dice di noi e del valore che diamo alla nostra privacy”, ha spiegato.

Il giornalista ha affermato che l’argomento principale di WhatsApp a sua difesa era che l’applicazione non può leggere i nostri messaggi e nemmeno Facebook può farlo. “Non sei così fortunato, tuttavia, se sei un utente di Messenger”, ha precisato Doffman.

Ha indicato che la crittografia end-to-end, che WhatsApp fornisce ai suoi utenti, viene utilizzata in Messenger solo nei messaggi privati, non all’interno dei gruppi e non è attivata per impostazione predefinita . La funzione “dovrebbe essere predefinita per qualsiasi piattaforma di messaggistica utilizzata”, ha ricordato l’esperto.

Doffman ha sottolineato che l’applicazione “monitora il contenuto e si noterà che “salute e forma fisica”,” informazioni sensibili “e” informazioni finanziarie” sono tra la massa di campi di dati utente che ammette di raccogliere tramite la sua piattaforma Messenger”.

“Il consiglio ora è semplice. Se sei ancora su Messenger o se utilizzi i messaggi diretti di Instagram per qualcosa di diverso dall’interazione con le aziende da cui stai facendo acquisti e [creando] contatti casuali, allora è il momento di cambiare. L’opzione più semplice resta WhatsApp, date le sue dimensioni: tutti i tuoi amici e familiari sono probabilmente utenti. Se vuoi un’opzione più sicura, usa Signal in parallelo. Sarà più utilizzabile man mano che più contatti si uniranno “, ha concluso.

Fonte: https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-forbes_esperto_rivela_perch_adesso_dovreste_smettere_di_usare_facebook_e_messenger/39099_39231/

IL VILLAGGIO DEI MONACI SENZA TEMPO
Le cinque consapevolezze
di Corrado Debiasi

Il Villaggio dei Monaci Senza Tempo

Le cinque consapevolezze

di Corrado Debiasi

Dopo il bestseller "Il Monaco che Amava i Gatti", che ha toccato i cuori di migliaia di lettori e lettrici, Corrado Debiasi ci regala una nuova storia che è fonte di ispirazione e di pace per l'anima: "Il Villaggio dei Monaci Senza Tempo", il nuovo, attesissimo romanzo.

Lasciati travolgere da questa favola spirituale capace di coinvolgerti nel profondo e toccare con semplicità e autenticità temi universali, come felicità, sofferenza, amore, essenza della vita.

È un viaggio iniziatico alla scoperta di sé, di una nuova visione profonda della vita e della sua molteplice bellezza.

"Il Villaggio dei Monaci Senza Tempo" è la nuova storia ispirazionale in cui ritroverai alcuni dei personaggi più amati del romanzo precedente.

Tuttavia, la sua trama è completamente nuova e indipendente rispetto agli avvenimenti de "Il Monaco che Amava i Gatti", e quindi potrà conquistare anche coloro che non hanno mai letto quest'ultimo.

Sono trascorsi alcuni anni da quando Kripala ha compiuto in India il viaggio iniziatico che gli ha cambiato la vita.

Ora è il momento di tornarvi: per affidare al Gange l'ultimo ricordo della sua amata venuta a mancare e per ritrovare il suo maestro, Tananji, e con lui – spera – un po' di serenità. Tuttavia, quando raggiunge l'ashram, ad accoglierlo sono il disordine e il vuoto. Non c'è alcuna traccia dell'anziano monaco.

Ciò che resta di lui sono una gattina nera dagli occhi blu, Shakti, e un vecchio taccuino. Ed è proprio con questi che Kripala riprenderà il cammino, alla ricerca di un luogo che gli è apparso in sogno, una destinazione mitica di cui nessuno conosce esattamente la strada ma a cui in tanti ambiscono ad arrivare: il villaggio dei monaci senza tempo.

Lì è nato Tatanji, lì vivono maestri che custodiscono segreti millenari. Sarà un'avventura irta di ostacoli, ma anche costellata di incontri con anime speciali che lo aiuteranno a elevare la propria coscienza.

Come per il precedente, questo romanzo nasce dal diario personale di Kripala durante il suo viaggio per il Nord dell'India, in compagnia di una splendida amica e di un meraviglioso gatto.

 

"Qualsiasi tempesta ti attraversi, in un abbraccio si dissolve. L'abbraccio è un saluto che avviene tra anima e anima. L'abbraccio è la medicina che placa la nostra sete di umanità."

Corrado Debiasi

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