Emanare un Nuovo Mondo più Grande e Abbondante

di Loretta314

Già da molto tempo fu predetto che questo periodo che stiamo vivendo è il tempo della scelta e la nostra Anima avrebbe deciso dove e come vivere l’esperienza della realtà 3D per procedere oltre…

Nel corso delle vite passate (esperienze), abbiamo sperimentato molte situazioni che si sono via via cristalizzate nella materia e quindi abbiamo creduto che quelle esperienze non si potessero modificare o trasformare perché pensavamo non dipendesse da noi.

È tutto falso! In realtà, questa credenza ci ha fatto rimanere attaccati alla materia densa diventando sempre più pesante proprio perché, nel tempo, abbiamo continuato a vedere e a credere solo a quello che ci veniva mostrato e insegnato dai manipolatori che conoscevano bene il loro giochino, a tal punto da farci credere che quella fosse l’unica realtà possibile e vivibile.

Sì! È stato proprio così e per molti lo è ancora… di fatto, la materia è una proiezione del pensiero e non viceversa! Purtropppo, nei millenni di storia turbolenta, non ci siamo mai preoccupati di capire, magari chiedendoci veramente: chi siamo noi? Come facciamo a creare e solidificare materia? Perché accadono così tanti eventi drammatici? Perché soffriamo? Perché viviamo percependo una mancanza e carenza di abbondanza? Perché la nostra vita non è coerente con quello che desidera l’Anima? Perché la felicità dura pochi istanti per poi svanire? Perché viviamo nel mondo del debito? Perché … Perché … Perché?

L’UNIVERSO SI ATTIVA SOLO SE NOI, ESSENDO A TUTTI GLI EFFETTI EMANATORI E CREATORI, FORMULIAMO UNA DOMANDA BEN PRECISA E SOLO ALLORA ARRIVA LA RISPOSTA…

Non ci siamo mai fatti domande in tal senso e l’Universo, che è la nostra stessa emanazione, non ci ha risposto proprio perché noi stessi non conoscevamo il nostro vero valore di Esseri Divini e quindi non sapevamo che SIAMO PROPRIO NOI CHE RIFLETTIAMO le nostre azioni e i nostri pensieri facendoli divenire materia densa.

Libri e varie

Dunque, l’universo non ha potuto rispondere e, di conseguenza, non ha potuto riflettere quei doni, di cui noi stessi siamo creatori e portatori di realtà che realizzano l’abbondanza attraverso l’emanazione di pensieri coerenti.

Chi siamo noi? Noi siamo Luce solidificata in proiezione e in divenire… Sapevate che la luce è materia che passa da onda a particella? Sapevate che la luce si trasforma in particella quando viene osservata da un essere umano? Ora, come fa un essere umano a percepire che viene osservato? Ha bisogno di qualcuno che lo osservi (qui entriamo veramente nella chiave della conoscenza).

E se non fosse affatto una questione di percezione fisica? Se l’energia, ossia, la luce che noi siamo, fosse l’IMPRONTA DEL CREATORE? Sarebbe veramente fantastico scoprire e comprendere tutto questo!

Tutto ciò che vediamo con i nostri occhi, è frutto della nostra interpretazione dell’osservato e siamo sempre noi, emanatori e creatori, che prendiamo la decisione di voler percepire o meno quella realtà che ci viene mostrata.

SIAMO NOI I TESTIMONI, ATTORI E PROTAGONISTI DELLA VITA CHE CREIAMO, MOMENTO PER MOMENTO… Ogni evento o situazione che percepiamo reale si materializza, ossia, diventa tangibile nella materia. Purtroppo la mente collettiva ancora crede a coloro che riescono a manipolare magicamente le realtà e i pensieri facendoli cadere nella trappola energetica dell’illusione, perché solo di “trappola energetica” si parla essendo noi stessi emanatori di luce-energia.

NOI SIAMO ELETTRICI E TRASFORMATIVI. Molti hanno ancora radicate, nella loro mente e nei loro programmi ancestrali, certe credenze e non pensano minimamente che TUTTO PUÒ ESSERE MODIFICATO … soprattutto è possibile modificare la materia che è luce solidificata.

Come si può fare? Basta guardare le realtà, che sono davanti ai nostri occhi, in modo diverso, avendo coscienza che siamo elettrici e trasformativi che possiamo guardare la realtà oggettiva dal punto di vista elettrico e non dal punto di vista materiale (la tendenza va invertita: non guardiamo più dal corpo fisico materiale, bensì dal campo elettrico che siamo noi!).

Questa è la chiave di accesso alla nuova Era che sta emergendo e a tutti gli Esseri consapevoli di Se stessi. Ecco perché in questo tempo, le Anime si stanno sempre più dividendo, proprio come fa una cellula quando si divide in due.

Da una parte ci sono coloro che continuano a farsi manipolare realizzando la volontà del manipolatore, credendo a tutto ciò che viene falsificato per poi accettare passivamente la realtà mostratagli proprio perché non si sono mai posti alcuna domanda rimanendo intrappolati dentro quella prigione anche se fatta passare come una loro protezione elargita a fin di bene.

Queste anime confuse, ancora vivono e si perdono nell’incantesimo degli eventi ed è qui, in questi tempi finali, che si manifesta questa divisione tra coloro che continuano a proiettare i vecchi schemi e coloro che invece hanno compreso che possono decidere di vivere o meno quelle realtà che scelgono appunto di vivere.

Queste Anime più evolute che s’impegnano a lavorare su se stesse, sono quelle Anime che si distaccano dal materialismo che le teneva legate e bloccate in una falsa realtà virtuale e fantasiosa chiamata: 3D o Terza Dimensione.

In questo luogo (3D) le Anime risvegliate non vivranno più quelle realtà virtuali che invece vengono vissute, attraverso il dolore e l’angoscia, dalle Anime che resistono (ahimé) ancora al cambiamento e che quindi restano ancorate al vecchio paradigma dell’illusione.

Per le Anime che comprenderanno come indirizzare i loro pensieri, prenderà vita un nuovo “Pianeta Terra” direttamente qui, su questo piano di esistenza che verrà permeato di Luce e Amore dove tutte le Creature incarnate potranno vivere in armonia, pace e prosperità (vivere l’Abbondanza).

Finalmente l’Anima potrà emanare un Mondo più Grande e Abbondante pur vivendo nella stessa Terra magari fornendo un esempio valido e un aiuto a quelle Anime che ancora non riescono o non vogliono risvegliarsi. Sarà la “Terra” che abbiamo sempre sognato (Terra promessa !?) e sarà la Nuova Realtà o 5D – Quinta Dimensione.

Proprio per questo, è in atto una spaccatura globale (cambio di paradigma) che inizia a verificarsi tra coloro che si aprono alla Coscienza Superiore e coloro che invece si rifiutano di accettare la loro insita e naturale condizione Divina perché ancora non sono pronti e preparati spiritualmente a introiettarla dentro di Sé.

Per poter evolvere, molti, non avendo sperimentato la nuova coscienza superiore, saranno costretti a lasciare la loro “zona di confort” alfine di mettere in discussione il loro personale sistema di credenze che permetterà di dar vita a una nuova e più alta consapevolezza di tutto ciò che è visibile e udibile … Tutto si sta rapidamente manifestando nella coscienza globale del mondo e tutto questo accade attraverso la Luce delle Energie Dimensionali Superiori che ora, più che mai, si stanno riversando sulla Terra.

Durante la delicata fase di ascenzione in cui le Coscienze e le Anime si risvegliano, anche la SOSTANZA DI OGNI FORMA e la QUALITÀ IN ESSA INCORPORATA POTRÀ ESSERE VISSUTA SOLO INTIMAMENTE E QUANDO C’È UN ALLINEAMENTO A ESSA.

È giunto il tempo di rimuovere in noi, tutte quelle “corde energetiche” che ci tengono legati alle false convinzioni e credenze sia nei confronti di persone e cose che stanno danneggiando e inquinando la nostra energia.

Questo farà sì che le energie del nostro corpo eterico-astrale, si attivino anche in quello fisico per diventare UNO con le frequenze più elevate.

CARA ANIMA, IL PARADIGMA DELLA NUOVA REALTÀ È GIÀ IN ATTO. TUTTO CIÒ CHE ESISTE NELLA REALTÀ FISICA PUÒ ESSERE TRASFORMATO.

SE HAI FIDUCIA E RICONOSCI LE LEGGI DELL’UNIVERSO DA TE STESSA EMANATE SU PIANI DI COSCIENZA ALLINEATI A TUTTO CIÒ CHE È, BENVENUTA NEL NUOVO MONDO DI EMANAZIONE E DI COERENZA!

La nostra felicità non dipendeda quello che fanno gli altri, ma solo dal nostro equilibrio vibrazionale.

Articolo di Loretta314

Fonte: https://www.314unicamenteluce.world/2020/08/emanare-un-nuovo-mondo-piu-grande-e.html

CI CREDO, CI RIESCO —
Un libro per poter fare ciò che hai sempre voluto fare e non hai ancora fatto
di Selene Calloni Williams

Ci Credo, ci Riesco —

Un libro per poter fare ciò che hai sempre voluto fare e non hai ancora fatto

di Selene Calloni Williams

Un eccezionale manuale di coaching per chi vuole realizzare grandi cose e lasciare il segno, per chi non accetta di essere limitato dalla paura, dall’insicurezza, dalla mancanza di soldi, dalle credenze o dallo stato socio-economico del proprio clan familiare, una risposta effettiva al bisogno di chi non vuole accontentarsi ed è convinto che la felicità e la piena realizzazione di sé siano cose di questo mondo e le sente fremere come un cavallo che ha voglia di galoppare libero.

Il libro raccoglie gli insegnamenti di una grande artista di cui l’autrice non rivela il vero nome. Si tratta di una donna che è assurta a un successo e a una fama mondiale. 

Come ha fatto ha ottenere tutto ciò? La sua più grande forza è stata la capacità di crederci.

"Nel tuo corpo c'è un'intenzione, un'aspirazione che vibra: è la voglia di cambiare qualcosa, il bisogno di esprimerti e di essere sentito. Trova la vibrazione nel tuo corpo, impedisci alla mente di rubarla, di appiccicarci sopra le proprie teorie, associala piuttosto a un mantra e inizia a ripeterla, a darle forza, potenza, spazio e respiro. Lascia che si manifestino in te grandi visioni e non permettere alla tua mente di giudicarle. Se vuoi produrre un'opera devi pensare che sarà la più grande opera che un artista abbia mai creato. In questo modo la vibrazione che è nel tuo corpo sarà libera di esprimersi con la massima intensità".

Leggi in anteprima il Capitolo 1

Incontro

Ero in viaggio da oltre trent’anni. Mi ero fermata, a volte per lunghi periodi, nei posti più mistici del pianeta, ma non era mai casa mia, perciò dopo qualche anno ero ripartita. Anche mio padre era un viaggiatore e un avventuriero, e anche la madre di mio padre lo era. Perciò posso dire che i miei geni sono in viaggio da molte generazioni.

Quel giorno stavo su una nave che avrebbe impiegato ben tre mesi e ventisette giorni ad arrivare a destinazione, la mia destinazione, perché le navi non hanno meta, quando giungono in un porto è solo per ripartire. La nave era colma di tendaggi di velluto color rosso pompeiano che sventolavano nell’aria, e di sete gialle, talmente lievi e inconsistenti nei venti d’alto mare che non potevi vederle chiaramente, se non nei porti, quando la nave si arrestava e nel momento in cui ripartiva, quando avresti giurato che erano ali di fate.

Fu una mattina alla partenza da un porto che la notai. Non ero scesa per visitare la città, perché mi pareva un luogo pieno di fatica e di sudore. Dapprima la vidi in trasparenza attraverso le ali di seta gialla, poi, quando la nave prese il largo e le ali svanirono
nel vento, la osservai in tutta la minutezza della sua figura. Era piccola, magra, un po’ curva, protetta da un cappello azzurro a falde larghe, indossava un vestito color carne con i bordi neri e i polsini di pizzo che le avvolgevano le mani. Era molto invecchiata, ma sempre inconfondibile: una delle più grandi artiste della fine del Novecento. Nata in Italia ma emigrata in America verso i cinquant’anni. Era diventata incontenibilmente celebre intorno ai sessant’anni con il nome anglosassone del marito. Era stata l’idolo di mia madre, la quale avrebbe tanto desiderato poter dipingere e scrivere poesie, ma doveva fare la maestra per farci mangiare.

La salutai, la abbracciai, la baciai. Lei accettò tutto con un lieve sorriso. Era così impeccabilmente vecchia che potei farle solo una domanda: “Qual è stata la cosa più importante nella tua vita? Il tesoro più grande che porti con te?”. “La fede!”, mi rispose.

La ringraziai, la salutai, le baciai le mani attraverso il pizzo color carne della camicetta. Poi lasciai che tornasse in coperta, perché il vento stava aumentando. M’incamminai verso la ringhiera di prora, controvento, tenendo forte la sciarpa con le mani. Dopo pochi passi un pensiero strano mi fece voltare indietro; ebbi, infatti, la sensazione che quella donna fosse un aspetto di mia madre e, dunque, anche una parte di me. Quando mi girai era nella medesima posizione in cui l’avevo lasciata, con il suo sorriso lieve sulle labbra. La raggiunsi. Sentii che doveva parlarmi per consegnarmi un lascito, il senso di quel tesoro che lei aveva trovato, il segreto della fede. “Tre mesi di viaggio sono già trascorsi”, mi disse. “Abbiamo ancora ventisette giorni”, dissi io, “non sono molti, ma vorrei che in questo tempo, con tuo comodo, quando te la sentirai, mi raccontassi della fede”“Ti darò la mia storia e il mio segreto, ma se lo scriverai non fare il mio nome”, mi rispose lei.  Io la rassicurai: “Se mai un giorno dovessi scrivere la storia che mi consegnerai, ti chiamerò con il nome di mia madre, perché, in un certo modo, per me la rappresenti”. “Qual è questo nome?”. “Carla”, risposi. Poi ci fu un lungo silenzio, nel quale lei sembrò esplorare quel nome per capire chi fossi e quale fosse la mia storia e se io potessi ascoltare la sua. “È un bel nome”, disse, alla fine, mentre il suo sorriso si faceva più grande.

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