Coronavirus: Perchè nel settembre del 2019 a Wuhan ci fu una esercitazione di pericolo batteriologico?

Coronavirus: Molti non sanno che a Wuhan nel settembre 2019 ci fu una esercitazione di pericolo batteriologico

coronavirus Wuhan

Il Coronavirus con cui il mondo sta facendo i conti, fa parte di un’arma biologica sfuggita da un laboratorio? L’accusa richiama all’ipotesi di un ‘virus prodotto in laboratorio‘. Alcuni media o esperti occidentali, hanno suggerito che il virus di Covid-19 potrebbe avere a che fare con il programma di guerra biologica cinese, anzi sarebbe proprio un’arma biologica sfuggita da un laboratorio.

Il primo a dare l’allarme in italia è stato il Tgcom24, di cui ci parla di una esercitazione al quanto sospetta, ovvero,ben prima dell’epidemia internazionale legata al coronavirus poi chiamato Covid-19 ci fu un’esercitazione militare proprio a Wuhan.

Le autorità chiesero all’esercito di organizzare per settembre delle operazioni di soccorso simulando un pericolo batteriologico. L’esercitazione fu programmata in vista dei Giochi delle Forze Armate cinesi in programma il mese successivo a Wuhan. Casualmente il nemico da battere fu chiamato “coronavirus”, definizione che, ricordiamolo, riguarda una grossa quantità di virus conosciuti per causare diverse malattie. E qua la coincidenza: due mesi dopo a Wuhan fu registrato il “paziente zero”.

Il 18 settembre le autorità cinesi avrebbero organizzato anche un piano di risposta d’emergenza per l’aeroporto Tianhe di Wuhan nel caso si fosse riscontrato un passeggero colpito dall’infezione di quel nemico chiamato coronavirus. Ma come mai, tra tutte le possibile infezioni che possono colpire gli esseri umani, si scelse proprio il “coronavirus”?

E sono proprio le tempistiche quelle che hanno creato un alone di mistero intorno allo scoppio dell’epidemia. Ne è un altro esempio la mail spedita il 2 gennaio dall’Istituto di virologia di Wuhan al personale dei suoi dipartimenti. “Il comitato sanitario nazionale richiede esplicitamente che tutti i dati sperimentali dei test, i risultati e le conclusioni relative a questo virus non siano pubblicati su mezzi di comunicazione autonomi – si legge nella lettera, che prosegue specificando –  non devono essere divulgati ai media, compresi quelli ufficiali e le organizzazioni con cui collaborano. Si chiede di rispettare rigorosamente quanto richiesto”. In sostanza, leggendo quelle parole in controluce, il mondo non deve sapere.

Vietato divulgare informazioni sul Coronavirus

Vietato divulgare. Niente. Nulla deve uscire dal Paese, su canali ufficiali e non ufficiali. Il mondo non deve sapere. Suonava così l’ordine perentorio partito da una email, datata 2 gennaio, dall’Istituto di Virologia di Wuhan che metteva in allarme la comunità scientifica cinese sul nuovo virus che si stava diffondendo nella regione dell’Hubei. “Il comitato sanitario nazionale richiede esplicitamente che tutti i dati sperimentali dei test, i risultati e le conclusioni relative a questo virus non siano pubblicati su mezzi di comunicazione autonomi”, si legge nel messaggio, secondo quanto ricostruisce oggi ‘La Stampa’.

E ancora, “non devono essere divulgati ai media, compresi quelli ufficiali e le organizzazioni con cui collaborano”. Si chiede quindi di “rispettare rigorosamente quanto richiesto”, e poi si fanno gli auguri. La direttrice dell’Istituto, Wang Yan Yi, la manda ai vari dipartimenti di virologia e ricerca dopo gli ordini di Pechino.

Siamo complottisti? Non direi, ma a pensare male si fa peccato ma, a volte, ci si azzecca.

Fonte: https://www.universo7p.it/coronavirus-perche-nel-settembre-del-2019-a-wuhan-ci-fu-una-esercitazione-di-pericolo-batteriologico/misteri/

ALIENI O DEMONI
Versione nuova
di Corrado Malanga

Alieni o Demoni

Versione nuova

di Corrado Malanga

Il dottor Corrado Malanga è ricercatore e docente di Chimica Organica presso l'Università di Pisa. Si interessa di UFO e Alieni da quasi quarant'anni. Attualmente i suoi interessi sono rivolti alle problematiche legate ai Rapimenti Alieni (Abduction), che studia mediante tecniche di Ipnosi Regressiva e Programmazione Neuro Linguistica.

In questo libro trovi tutti gli strumenti necessari ad affrontare le conseguenze del proprio rapimento alieno, per non farlo ripetere mai più; la vera storia degli abusi che gli alieni perpetrano sull'umana progenie; la psicosomatica dei fenomeni di Abduction; la risoluzione di casi specifici e le tecniche di PNL e Ipnosi Regressiva applicate al problema.

Tratto dalla prefazione dell'Autore:

Tutto cominciò tanti anni fa. Mi interessavo di UFO a livello amatoriale, quando decisi di entrare a far parte di un'organizzazione nazionale che studiava l'argomento. Divenni membro del Consiglio direttivo e lavorai con questa organizzazione per svariati decenni. Un giorno mi affidarono l'incarico di seguire un caso di presunto rapimento, da parte di alieni, di un ragazzo di Genova: Valerio.

Dopo quattro anni d'inchiesta, per volere dello stesso direttivo del centro per cui lavoravo, trasformai il mio rapporto in un libro. Si scatenò l'inferno! ... Questo trattato spiega, per filo e per segno, in cosa consiste il problema delle interferenze aliene, descrive le principali razze che praticano le interferenze, analizza i vari livelli d'interferenza interna ed esterna all'addotto, chiarisce le interrelazioni tra alieni e alieni e tra alieni e gruppi di Governo Mondiale (NWO, New World Order). Sono descritte le tecniche di sottomissione che gli alieni e i militari con essi collusi utilizzano per i propri scopi.

Si indicano i motivi per i quali tutto ciò accade e si descrivono, per filo e per segno, le tecniche utilizzate per comprendere il fenomeno. ... Parla, però, anche della vera natura dell'Uomo e dell'universo, distingue Anima, Corpo, Mente, Spirito, realtà reale e realtà virtuale e fornisce la chiave di lettura per poter finalmente divenire.

Mi sono infatti reso conto che, nello studiare gli alieni, avevo commesso un grave errore metodologico: non si possono studiare gli alieni senza prima sapere come noi stessi siamo fatti. Ben presto avevo capito che gli alieni cercavano in noi qualcosa che non avevano, qualcosa che noi non sapevamo di possedere, qualcosa che rende molti uomini parte integrante di Dio.

Lo scopo del presente trattato è fare chiarezza ...

 

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