Comportamenti tipici delle persone arroganti

Ci sono due tipi di orgoglio, quello buono e quello cattivo. L’orgoglio buono rappresenta la nostra dignità e il rispetto di sé. L’orgoglio cattivo è il peccato mortale di superiorità che puzza di presunzione e arroganza. John C. Maxwell

La presenza di una persona arrogante nella propria vita può essere senza dubbio la fonte di potenziali sofferenze. Il suo sentirsi così al centro dell’universo determina una serie di comportamenti verso il prossimo davvero spiacevoli e difficili da accettare… ecco perché chi è arrogante rimane spesso da solo.

Senso di superiorità, mancanza di empatia e di rispetto, manipolazione, prepotenza… sono solo alcune delle caratteristiche che contraddistinguono l’arrogante. E sono proprio queste le caratteristiche che portano l’arrogante a fare terra bruciata intorno a sé.

L’arroganza può essere definita come una “caratteristica maschera”

Sì, “maschera” perché il suo ruolo è quello di celare una conclamata incertezza, tale incertezza può riguardare tanto la propria identità quanto la propria posizione sociale.

La persona arrogante non riesce a far affiorare a livello consapevole debolezze, limiti e vulnerabilità, così, all’opposto, indossa una maschera e si pone su un piedistallo: esalta le sue presunte doti e quel poco che si è conquistato discostandosi in modo sconvolgente dalla realtà.

Ciò che si nasconde dietro questi atteggiamenti è una profonda solitudine e incapacità a rapportarsi in maniera adeguata con gli altri, oltre che un modo per mascherare le proprie insicurezze e non ammettere di non avere capacità adeguate al ruolo che ricopre.

Caratteristiche delle persone arroganti

Come ho già accennato, la presenza di una persona arrogante nella propria vita può rappresentare una fonte di stress. Per questo, imparare a individuare con obiettività e conoscere i limiti di un vero arrogante, è il passo fondamentale per disinnescarlo.

Prestiamo molta attenzione a questi comportamenti perché nessuno è esente dal cadere nella rete di un’arrogante e quindi iniziare ad amareggiarsi la vita senza rendersene conto.

L’arrogante teme tutto… il possibile l’impossibile

La paura è un sentimento normale che ha un ruolo adattativo perché ci protegge dal pericolo. Ma quando eleviamo il livello della paura smettiamo di vivere. Vivere costantemente nella paura non è vivere, è morire lentamente. Per la persona arrogante, tutto (anche uno scherzo banale) diventa una minaccia, così finisce per vivere in una zona di comfort sempre più piccola.

Conduce una vita noiosa anche se non lo ammetterà mai

L’arrogante ha una vita piuttosto monotona: tende a fare sempre le stesse cose nello stesso modo, segue più o meno la stessa routine anno dopo anno chiudendosi a tutto ciò che è nuovo. A un certo punto, quando scende dal suo piedistallo, l’arrogante si sente in diritto di lamentarsi, ma non si rende conto che il muro intorno a sè l’ha costruito lui stesso.

Nulla lo stupisce o lo sorprende

Per una persona “normale”, scoprire qualcosa di nuovo è motivo di felicità ed euforia. L’arrogante, invece,  si circonda di un alone da “Tuttologo” o magari “So tutto io”: nulla lo stupisce, e ciò che stupisce gli altri è classificato come plagio di qualcosa che già esiste.

“Mi piace sentirmi parlare. È una delle cose che mi divertono di più. Spesso sostengo lunghe conversazioni con me stesso e sono così intelligente che a volte non capisco nemmeno una parola di quello che dico” (Oscar Wilde)

E’ convinto, anzi straconvinto di avere sempre ragione, e che la sua scelta, solo la sua scelta, è la migliore in assoluto. Di qualsiasi cosa si discute, ha sempre una risposta; sa di tutto e di tutti. Così e senza rendersene conto, nella sua vita tutto diventa prevedibile, la sua esistenza è noiosa perché ha chiuso le porte e innalzato le mura per evitare che qualcosa di meraviglioso accada, anche se inconsapevolmente.

Ha le sue convinzioni, anche se non hanno fondamenta

Per una persona arrogante, aver ragione è più importante che dialogare per trovare un accordo. Ovviamente diventa una situazione difficile da gestire, sia nei rapporti di coppia che amicali.  Sul piano intellettuale (nell’alto della sua presunzione), l’arrogante è una persona dispotica: in ogni discussione, solo la sua ipotesi merita di essere discussa. Tutte le altre sono banali, irrilevanti, sterili, etc. Anche sul piano lavorativo o amicale pensa di essere indispensabile, “unico”; peccato che le sue convinzioni spesso errate, prima o poi lo danneggiano.

Non conosce la parola “gratitudine” dal vocabolario

L’arrogante ha una visione molto distorta del mondo, quindi non trova alcun motivo per provare gratitudine. Se gli fai un piacere tende a ridimensionare il tutto, anzi sembra proprio che quel piacere gli sia dovuto. Tende a fare facilmente terra bruciata perchè troppo concentrato su se stesso.

Diffida degli altri come farebbe un “agente segreto” paranoico

“Nessun uomo è un’isola completa in se stesso”, disse Eduardo Galeano. Abbiamo bisogno degli altri, il contatto con gli altri ci apporta molti benefici, ma solo quando siamo in grado di mantenere relazioni interpersonali assertive. Per l’arrogante questo concetto è sconosciuto. Diffida continuamente delle intenzioni degli altri; se gli fai un favore o un complimento, pensa subito che ci sia una seconda intenzione, che vuoi qualcosa o che si tratti di una forma velata di umiliazione.

L’arrogante non si rende conto di avere le capacità di svuotare le persone con le quali interagisce grazie alle sue paranoie, e così finisce per restare solo. Ovviamente, non volendo ammettere le sue colpe, finirà per distorcere l’accaduto e ritornare nel suo mondo minuscolo a colori che ha costruito. La classica frase dopo una rottura: “tanto hai tu da perdere”

Se tutto va male, la colpa è degli altri

Per l’arrogante il fallimento non è contemplato….il successo è alle porte (forse ha un cattivo rapporto con il tempo dato che gli anni passano e la sua posizione non migliora).

E se qualcosa dovesse andare storto, sa come uscirne “pulito”: la colpa è degli altri. L’arrogante punta il dito accusatore contro gli altri. Tutte le sue eventuali disgrazie sono sempre colpa degli altri: aver scelto il partner sbagliato, aver avuto un figlio troppo presto, un padrone-despota sul lavoro… Ogni capro espiatorio è buono.

Avere una persona arrogante in famiglia, cosa fare

Se un amico o un conoscente condiziona in modo negativo la nostra vita, cercare di allontanarlo è un modo per proteggere il nostro equilibrio psichico. Se si tratta di un parente stretto la situazione si complica, ma puoi difenderti…ecco cosa fare

  • Sii paziente perché di fronte ad un arrogante bisogna contare fino a dieci e respirare profondamente per non cadere nella trappola
  • Mostra i suoi errori argomentando con calma e oggettività il tuo punto di vista (capisco che è dura)
  • Cerca degli alleati per convincere l’arrogante del suo atteggiamento maleducato e presuntuoso
  • Evita lo scontro perché starete ore e ore a discutere senza uscirne

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Fonte: https://psicoadvisor.com/comportamenti-tipici-delle-persone-arroganti-10113.html

QUANDO IL SOFFIO SI RIVELA
Conoscere il passaggio della Morte per riconnettersi alla Vita
di Chantal Dejean

Quando il Soffio Si Rivela

Conoscere il passaggio della Morte per riconnettersi alla Vita

di Chantal Dejean

La Vita è talmente immensa che ogni giorno mostra di sé un volto nuovo e noi possiamo solo cogliere una parte di Lei, sapendo sempre che è Infinità.

Dal regno degli esseri della Natura, al mondo dei defunti, dalle anime dei suoi figli prima che nascessero, alle Luci che ci fanno da Guide, Chantal Dejean allena il suo essere alla raffinatezza e alla bellezza necessarie per poter entrare in risonanza con i mondi sottili ed in questo modo poterli vivere.

La nascita e la morte condividono lo stesso percorso

In questo libro Chantal Dejean, attraverso il racconto delle proprie esperienze a contatto con i mondi dell’aldilà, narra del viaggio che un’anima intraprende verso quello che è oggi la nostra vita sulla terra.

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Questo libro vuole essere una guida, un illuminatore di quel viaggio che tutti stiamo già affrontando.

Con conoscenze che provengono da una visione medianica e chiaroveggente l’autrice descrive e accompagna tappa dopo tappa il lettore in tutte le fasi che l’anima affronta prima e dopo la vita terrena. Dal proprio vissuto, a consigli pratici, dall’incarnazione alla dipartita, alle fasi pre-morte e post-mortem questo scritto diventa una mappa pratica per meglio saper vivere e morire.

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