Carne finta: in arrivo la “bistecca” vegetale. Una ”start up” spagnola, guidata da un bioingegnere italiano, la stamperà in 3D

Via via che si amplia l’offerta al pubblico, i grandi media cercano di spiegare che cosa sono, in che cosa si differenziano e quali sono i possibili punti deboli dei surrogati vegetali della carne. Tra questi il Guardian, che nei giorni scorsi ha pubblicato un resoconto che parte dalla loro composizione generale: una base di farine vegetali in genere di piselli, soia, patate o altro con succo di barbabietola e alghe che, se opportunamente mescolati e addizionati di insaporitori, sale e additivi (per la consistenza), si trasformano in alimenti che ricordano, più o meno da vicino, le carni di manzo, di pollo o di maiale.

Poi cita alcuni esempi oltre ai più noti Beyond Meat e Impossible Meat, quali Novameat, start up spagnola fondata nel 2018 dall’italiano Giuseppe Scionti, bioingegnere del Politecnico di Barcellona, che grazie all’introduzione di stampanti in 3D dovrebbe arrivare a vendere le sue bistecche vegetali in Spagna e Italia entro il 2021: e sarebbero le prime, visto che, finora, al massimo sono stati posti in vendita hamburger e polpette di varia foggia. Il segreto sta in un processo brevettato e chiamato microestrusione, che permette di avere fibre simil-muscolari del diametro di 100-500 micron (millesimi di millimetro) che, messe insieme con la stampante, e unite a qualche fibra di grasso (fondamentale per la morbidezza) riescono a conferire una consistenza molto vicina a quella del muscolo bovino.

Scionti sta perfezionando il sapore, e dovrebbe rendere noti nei prossimi mesi la ricetta finale. Per quanto riguarda il prezzo, al momento la sua bistecca da 50 grammi costa 1,50 dollari, un valore non lontano da quello della carne bovina, ma ci si aspetta che scenda via via che la produzione aumenterà. Nel 2021, Novameat ha intenzione di realizzare un impianto pilota che dovrebbe produrre 5 kg di bistecche all’ora, ma per diventare un marchio globale pensa di vendere i permessi per alcune parti della tecnologia di base, e lasciare poi che singole aziende (sperando che siano le più grandi a farlo) la rielaborino a proprio piacimento.

A chi controbatte che questi prodotti contengono moltissimo sale e altrettanti grassi, Scionti controbatte che sono senza antibiotici, ormoni o colesterolo, e che in futuro potrebbero contenere ingredienti con effetto positivo per la salute quali, manco a dirlo, per esempio gli omega tre. In futuro, inoltre, l’azienda dovrebbe produrre anche finta carne di maiale, e di salmone.

Oltre a Novameat il Guardian fa poi l’esempio dell’israeliana Redefine Meat, che intende diventare suo principale competitor. A differenza della bistecca di Scionti, che nessuno ha ancora gustato, la Redefine ha già organizzato assaggi pubblici per le sue bistecche vegetali stampate in 3D, sulla scorta di quanto hanno fatto anche le start up che lavorano sulla carne (vera) coltivata, e Marc Post, il primo a giungere a un hamburger di carne coltivata, nel 2013.
carne fintaSi stanno moltiplicando le aziende che investono sulla carne fintaInteressante è infine anche la via intrapresa da Atlas Food di New York e la Emergy Foods, che invece dei piselli hanno scelto come base i funghi, cioè i miceli che, oltre ad assicurare la struttura per la consistenza della bistecca, forniscono anche di per sé elementi preziosi quali sali minerali (i funghi sono uno dei superfood della FAO, e di sicuro non sono ancora sfruttati come potrebbero).

Questi prodotti, insieme alle vere e proprie carni, la cui coltivazione si sta avvicinando a grandi passi alle prime richieste di introduzione in commercio, costituiranno probabilmente una parte importante del mercato dei prossimi anni. Tutti gli analisti scomodano previsioni miliardarie per questi prodotti alternativi alla carne. Ma, soprattutto, al di là dei limiti nutrizionali, che pure vanno sempre tenuti presenti, la finta carne potrà dare una mano non piccola al pianeta, fornendo alternative a chi desidera mangiare meno carne per limitare l’impronta ambientale.

I surrogati vegetali, in generale, consumano fino al 90% in meno di acqua, energia elettrica, suolo e così via rispetto alla carne di allevamento.

Articolo di  Agnese Codignola

Fonte: https://ilfattoalimentare.it/carne-finta-bistecca-vegetale-3d.html

LA SONDA DI ARTURO
Racconti e rapporti di una indagine in corso
di José Arguelles

La Sonda di Arturo

Racconti e rapporti di una indagine in corso

di José Arguelles

"La Sonda di Arturo" del Dottor José Argüelles, ricercatore che ha dedicato la sua vita allo studio delle antiche civiltà e dei cicli del tempo, è un libro che può fare la differenza per la storia di noi umani, esseri che si sono ritrovati in un pianeta guidato dalla forza della Vita, ma amministrato da poteri i cui scopi sembrano invece andare caparbiamente contro di essa.

Da lì nasce una visione separatista che si è incuneata nel nostro essere, costringendoci costantemente all'infelicità.

La voce della Sonda racconta di altre dimensioni, di altri sé, che siamo sempre noi, che sono comunque contenuti nel qui e ora, aiutandoci a ricordare la connessione con l'eterno presente, il tempo radiale.

Infatti, il popolo degli Arturiani è sceso sulla Terra incarnandosi in corpi umani, salvo poi perdere la memoria a causa della densità terrestre.

Questo libro è ideale per te se:

  • Sei curioso di esplorare le dimensioni nascoste della realtà?
  • Vuoi conoscere il messaggio di questa misteriosa sonda spaziale?
  • Vuoi scoprire come la Sonda di Arturo possa aiutarti a risvegliare la tua coscienza e a connetterti con il tuo sé superiore?

La Sonda di Arturo è una trasmissione telepatica proveniente dalla stella Arturo, che contiene le informazioni necessarie per entrare in contatto con le altre intelligenze dell'universo.

Una guida spirituale che ci aiuta a comprendere il nostro ruolo nella storia cosmica e a realizzare il nostro potenziale divino.

Infine, è anche una chiave di accesso a una dimensione dove possiamo creare la nostra realtà con il potere della mente.

Se siamo pronti a liberare la nostra visione, questo è il nostro libro.

"Per moltissimo tempo siamo rimasti in attesa dell'opportunità di condividere con voi queste informazioni, informazioni che concernono gli altri mondi e ciò che viene definito viaggio tra i mondi.

Ma fino a che non foste riusciti a sperimentare gli errori e le manchevolezze dei vostri miopi metodi, e le loro modalità diabolicamente implacabili di allontanarvi sempre più dai vostri reali obiettivi e propositi, non potevamo fare realmente nulla. Ma adesso li vedete. Perdere un pianeta è qualcosa di terribile.

In primo luogo, dovete sapere chi siamo "noi": Arturiani, nativi di Arturo, lontani 40 anni luce, secondo i canoni della vostra fisica, la sesta stella più brillante del vostro cielo, la stella dell'esultanza, Hokulea, la stella porpora, la stella pastore di Boote.

Noi non siamo fatti necessariamente di carbonio come voi, ma funzioniamo radiosonicamente. Non veniamo a voi né dal passato né dal futuro, semplicemente operiamo lateralmente, circondandovi.

Svolazziamo laddove non potete vederci. Suoniamo laddove non potete sentire. Vi facciamo il solletico laddove non potete avvertirlo. Ciò che avete percepito di noi, lo spacciate per mito o fantasia, ma ciò accade solo perché non riuscite a gestire la vostra più grande illusione: la paura della morte.

Voi ci considerate, noi di Arturo, fuori nello spazio. Ciò che chiamate spazio è l'ignoranza della vostra stessa alienazione. Siamo tutti telepati, noi di Arturo. Nella telepatia non c'è spazio. O meglio, lo spazio è il ricettacolo dell'energia che lo riempie. È il tempo e non lo spazio, ciò che ci consuma. Ciò che voi chiamate tempo è meramente la misura del vostro spazio alienato.

Nel vostro affanno di evitare la morte, avete negato a voi stessi la totale conoscenza della mente e la mente è il portale del tempo.

Senza conoscere la mente e il suo potere, non avete conosciuto il tempo. Certamente avete avuto esperienze del tempo, ma i vostri sacerdoti dello spazio sono gelosi.

Pur ovviamente rischiando la morte, i vostri mistici (noi li chiamiamo 'i condivisori del tempo') hanno sviluppato linguaggi segreti per coprire questa conoscenza del tempo, che noi descriviamo anche come orgasmo."

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