Campagne elettorali minacciate da Fake News? È una Fake News.

di Francesco Santoianni

Campagne elettorali minacciate da fake news? Complotti di tenebrose potenze straniere “attestati”, da enigmatici diagrammi sventolati da debunker di regime? Buffonate! Finalmente una ricerca seria – e, sopratutto, basata su dati facilmente verificabili – fa piazza pulita della paranoia e dalla campagna maccartista Boldrini&company che sta comportando l’esclusione dai social di innumerevoli articoli non in riga con la narrazione dominante. Come quelli de l’Antidiplomatico.

La ricerca “Measuring the reach of “fake news” and online disinformation in Europecommissionata dal Reuters Institute for the study of Journalism dell’Università di Oxford analizza il percorso, in Francia e in Italia, di post prodotti da siti “acchiappa-click”, specializzati, cioè, nella diffusione di clamorose quanto inverosimili “notizie” destinate a veicolare un fiume di pubblicità. Secondo la ricerca, questi siti hanno avuto, nel 2017, una davvero bassa copertura media mensile oscillante intorno all’1%; in confronto, siti come Le Figaro, in Francia, e Repubblica, in Italia, hanno avuto, rispettivamente, una copertura media mensile del 22,3% e del 50,9%.

Analogo divario confrontando il tempo speso a leggere “notizie” clamorosamente false (diffuse dai 20 più importanti siti acchiappa-click) con notizie, per lo più false, diffuse da blasonati siti main stream: appena 10 milioni di minuti al mese per i primi ; sul solo Le Monde, ogni mese, 178 milioni di minuti; 443 milioni di minuti su La Repubblica. Conclusione della ricerca (che qui potete leggere integralmente in lingua inglese): “le notizie false hanno una portata più limitata di quanto talvolta si presuma“.

La ricerca, nonostante sia stata commissionata dalla Reuters (forse, la più importante agenzia giornalistica del mondo), è stata quasi ignorata dai media italiani. E al di là di un servizio pubblicato da Dagospia (dal pacato titolo: “Avete rotto il cazzo con le fake news: le “bufale” raggiungono solo il 3% degli italiani online“) gli articoli a riguardo, finora, sono sostanzialmente due. Il primo è clamorosamente equilibrato, considerato che viene pubblicato da “Il Corriere della Sera“; auguriamo, quindi al coraggioso redattore una sorte migliore di quella toccata al suo collega di Repubblica colpevole di avere infranto un altro dogma. Il secondo articolo – pubblicato dal sito filo PD Giornalettismo – invece, si arrampica sugli specchi per contestare la ricerca: “Il problema, però, è rappresentato dalle interazioni sui social network. Qui le cose cambiano e non poco. Ben otto siti tra i venti presi in considerazione dalla ricerca superano il numero delle interazioni mensili di un sito “certificato” come quello di rainews24.it.” Ma è ovvio che “notizie”, a dir poco, improbabili e certamente clamorose, create solo per raccattare click e pubblicità, spingano innumerevoli sempliciotti a scambiarsele con loro pari su Facebook. Se mai, Giornalettismo avrebbe fatto meglio a chiedersi perché mai il sito rainews24.it (che imbarca legioni di giornalisti capaci di pubblicare “notizie” come questa o questa o questa) raccolga “solo 160.00 interazioni al mese su Facebook”.

Ma vuoi vedere che anche la crisi dei quotidiani e dei siti di regime è colpa delle fake news?

Francesco Santoianni

E visto che ci siete, date una occhiata a questo videoclip

Fonte: http://www.lantidiplomatico.it/dettnews-lo_studio_di_reuters_e_oxford_university_che_ridicolizza_i_debunker_della_boldrini/6119_23015/.

Fonte: https://megachip.globalist.it/democrazia-nella-comunicazione/2018/02/03/campagne-elettorali-minacciate-da-fake-news-e-una-fake-news-2018863.html

CERVELLO INTESTINO: UN LEGAME INDISSOLUBILE
Il ruolo del microbiota intestinale nelle nostre relazioni fisiche, mentali e psicoemozionali
di Stefano Manera

Cervello Intestino: un Legame Indissolubile

Il ruolo del microbiota intestinale nelle nostre relazioni fisiche, mentali e psicoemozionali

di Stefano Manera

Questo libro è fondamentale per capire come la salute del microbiota intestinale influisce sull’asse cervello-intestino e può aiutarti a prevenire e risolvere tantissime patologie.

Il dottor Stefano Manera è esperto di medicina integrata, funzionale e omeopatia classica. Nella sua esperienza clinica punta sui processi di auto guarigione del corpo, con un’attenzione particolare all’asse cervello-intestino e al microbiota.
Questo suo nuovo libro è uno strumento fondamentale per tutti coloro che vogliono riprendere in mano la propria salute.

ISTRUZIONI PREVENDITA: Questo libro uscirà martedì 21 settembre, ma puoi acquistarlo in prevendita già da oggi. Il libro ti sarà spedito a casa il 21 settembre.

La comunicazione cervello-intestino

L’intestino è stato più volte definito come il nostro secondo cervello e si parla sempre più spesso di intestino felice, comunicazione mente pancia, intestino in testa e interazioni tra microbiota, mente, intestino e cervello.

Il modo in cui tutto questo accade ce lo spiega la PNEI (psico-neuro-endocrino-immulologia), una nuova branca della medicina che finalmente ha messo in luce come mente e corpo fanno parte di un unico sistema di trasmissione dell’informazione da una forma all’altra attraverso un complesso sistema di reti.

L’asse cervello-intestino-microbiota intestinale

Il fatto che l’intestino abbia un ruolo nel modulare le nostre emozioni è conosciuto da secoli. Tuttavia, negli ultimi vent’anni, i processi alla base di questa connessione sono venuti alla luce.

Ora sappiamo che i microbi nel nostro intestino – il microbiota intestinale – non sono solo commensali, ma svolgono un ruolo fondamentale per la nostra salute e il nostro benessere.

Nutriamo questi batteri che, a loro volta, producono sostanze che il nostro cervello e altri organi del corpo richiedono. Quando si parla di asse cervello-intestino-microbiota ci si riferisce alle connessioni tra il cervello e l’intestino e alle connessioni inverse tra i microbi intestinali e il cervello stesso.

Le patologie legate a uno squilibrio del microbiota intestinale: dalla disbiosi all'infiammazione cronica di basso grado

Soffri di qualcuna di queste patologie neurologiche o dell’intestino? Oppure conosci qualcuno che ne soffre?

Sindrome dell’intestino permeabile, sindrome dell’intestino irritabile, disturbi dello spettro autistico, depressione, ansia, schizofrenia e disturbo bipolare, anoressia nervosa e disturbi del comportamento alimentare, dipendenze, obesità, patologie dolorose, fibromialgia, Parkinson, dolore infiammatorio, Alzheimer e demenza, sclerosi multipla.

Oggi sappiamo che cambiamenti nella composizione del nostro microbiota intestinale sono associati a molte malattie neurologiche, nonché a diverse patologie intestinali. Si tratta della disbiosi del microbiota intestinale, la quale genera uno stato generalizzato di infiammazione cronica di basso grado, la quale, a sua volta, innesca altre malattie.

In questo libro viene spiegato in maniera chiara, ma dettagliata, quello che devi sapere se soffri di una patologia neurologica o dell’intestino:

  • ad esse concorre uno squilibrio del microbiota intestinale;
  • anche le nostre abitudini – lo stile di vita – influenzano il microbiota;
  • possiamo avviare un processo di autoguarigione cambiando le nostre abitudini;
  • l’attenzione all’alimentazione è fondamentale.

Il dottor Stefano Manera individua e analizza i fattori principali che determinano la salute del nostro microbiota intestinale:

  • la nostra genetica,
  • il modo in cui nasciamo,
  • come e cosa mangiamo,
  • l’inquinamento dell’ambiente in cui viviamo,
  • l’attività fisica,
  • l’abuso di farmaci,
  • lo stress e la paura.

In questo libro trovi anche un ampio spazio dedicato all’alimentazione in pratica e alle ricette per l’asse intestino-cervello

Nutrire bene il nostro microbiota significa nutrire la nostra salute generale. Il libro contiene un approfondimento specifico dedicato all’alimentazione e in particolare:

  • agli alimenti fermentati funzionali - questo capitolo è a cura di Marco Fortunato, esperto di fermentazione;
  • alle ricette vegan per la tavola di tutti i giorni - questo capitolo è a cura della chef Valentina Ferri.
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