“È buio pesto per tutto il comparto del commercio che, con il “tutti a casa”, non realizza più guadagni. Lo scenario che abbiamo davanti è lo sfratto dell’attività per insolvenza. Più tutte le penali che scattano in queste circostanze”.
A denunciarlo è l’on. Roberto Bernardelli, presidente di Grande Nord. “Il governo è tutto indaffarato a fare conferenze stampa, ad annunciare che la situazione è sotto controllo.
La Salvini premier, persa la ribalta dei barconi e degli sbarchi, in calo di consensi, cerca nuova visibilità dimenticando però di reclamare la cosa più importante: il residuo fiscale che solo in Lombardia è di 56 miliardi di euro. Tace a ruota su questo anche il governatore Fontana. A far stare a casa la gente per decreto, cari politici, siamo capaci tutti. Essere capaci di non far fallire un Paese è un’altra cosa.
Gli esercenti nei centri commerciali, dove scattano pesantissime penali in caso di insolvenza, sono spalle al muro! I piccoli negozi a gestione familiare sono condannati all’estinzione per mano dello Stato italiano, non dell’epidemia. Mettete subito sul tavolo i provvedimenti a sostegno di chi lavora, e fa andare avanti la baracca che vi paga l’immeritato vitalizio o stipendio! Almeno come primo segno di solidarietà verso chi sta perdendo il lavoro, o lo ha già perso, iniziate a ridurvi lo stipendio, come hanno fatto i sindaci!”, ha concluso Bernardelli.