Ayayi: l’influencer “meta umana” cinese

Cripto

Ayayi, la nuova top influencer cinese, la Ferragni asiatica in altre parole. Una bellissima ragazza in gamba, con un piccolo difetto: non esiste.

In Cina, i KOL (key opinion leader) sono diventati un importante punto di riferimento per i consumatori. Visto il rapidissimo correre della tecnologia in Cina, Ranmai Technology ha creato Ayayi, il primo “meta umano” influencer, una persona digitale iperrealistica dotata di intelligenza artificiale. Ayayi è stata lanciata sulla piattaforma di e-commerce Xiaohongshu, ottenendo quasi tre milioni di visualizzazioni sul suo primo post e circa 40.000 nuovi follower durante la notte.

In Cina e Giappone negli ultimi anni gli Idol digitali sono cosa comune, per esempio la cantante Hatsune Miku lanciata nel 2007 è un caso di successo. Un’altra influencer digitale famosa è Lil Miquela, su Instagram. Ma Ayayi è (nelle intenzioni dei creatori) oltre, perché la tecnologia usata per crearla consente una texture della pelle molto più adattabile a varie luci e ombre, tanto che al suo debutto molti non hanno capito di avere a che fare con un essere digitale. Inoltre come nel caso degli influencer tradizionali, è possibile interagirci, cosa che i nativi digitali asiatici a quanto pare preferiscono.

Inoltre gli Idol digitali hanno diversi vantaggi: non rischiano di compromettere la propria immagine mostrandosi non perfetti, oppure rischiando di dire/fare involontariamente la cosa sbagliata o di finire in uno scandalo. Possono garantire interazione 24h/24 e soddisfare programmi insostenibili per gli umani. Sono bravi a stabilire relazioni uniche con i fan tramite UGC (contenuti generati dagli utenti).

Ayayi collaborerà a breve con Guerlain e altri marchi famosi, e si pensa che sarà l’apripista per altri meta umani influencer.

Fonte: https://m.facebook.com/criptofficial/photos/a.458755724684869/953875621839541/

Fonte: https://comedonchisciotte.org/ayaya-linfluencer-meta-umana-cinese/

GLI SPECCHI ESSENI
Il codice per interpretare la mappa della tua vita
di Giovanna Garbuio

Gli Specchi Esseni

Il codice per interpretare la mappa della tua vita

di Giovanna Garbuio

Giovanna Garbuio ci offre quattordici potenti strumenti di conoscenza, conosciuti come gli "specchi esseni": un interessante schema di indagine che ci può venire in aiuto per interpretare la realtà, grazie a quello che riflettiamo negli altri, permettendoci di riscoprire chi siamo e perché accade ciò che accade.  

Secondo la teoria degli specchi esseni la realtà, che viviamo come qualcosa di altro da noi stessi, reagisce a come siamo. Il mondo che percepiamo all'esterno è solo una proiezione di come siamo al nostro interno e quello che osserviamo in un altro individuo è solo il riflesso di ciò che proviamo per primi nei confronti di noi stessi.

Dato che tutto ciò che ci accade nella vita è solo una proiezione della nostra interiorità, risulta molto efficace utilizzare ogni situazione, ogni accadimento esterno come un'indicazione per comprendere meglio noi stessi.

La realtà fuori di noi infatti serve semplicemente per indicarci quei lati del nostro carattere, quelle angolazioni della nostra personalità e quegli aspetti del nostro inconscio che ci ostiniamo a non voler vedere, continuando a non riconoscerli come nostri.

L'autrice dimostra che il mondo che percepiamo lì fuori è solo una proiezione di come siamo "dentro".

Quello che osserviamo in un altro individuo è il riflesso di ciò che proviamo per primi nei confronti di noi stessi. Pertanto l'incontro con l'altro, percepito come qualcosa di diverso da sé, rappresenta in realtà un incontro con se stessi, perché l'altro non è che il riflesso di ciò che di noi stessi a livello oggettivo non riusciamo a percepire.

In base a come siamo ed eventualmente a come cambiamo, la realtà è costretta ad adeguarsi.

Il problema è che finché non sappiamo chi siamo, quel che ci accade nella vita è completamente fuori controllo, al punto da far sembrare che il meccanismo alla base dell'evoluzione della realtà sia esattamente l'opposto di ciò che è.

"Non è necessario che tu cambi niente di te, non devi diventare qualcuno di diverso da quello che sei e soprattutto non è necessario che impari nulla di più di quello che già sai".

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