Abbassiamo l’aspettativa di vita: ce lo chiede l’Europa

di Sergio Scorza

“Se si va in pensione prima, quando si è ancora in buona salute, è un costo, perché qualcuno te la deve pagare”.

E giù la solita giaculatoria contro quota 100 ed in favore del famigerato sistema contributivo assoluto. Elsa Fornero, a La7, nel corso della trasmissione Di Martedì ha ripreso pari pari un leitmotiv tirato fuori per la prima volta, nel 2012, dall’attuale presidente della BCE Christine Lagarde:

La longevità è diventata un nemico, se non da combattere, almeno da rendere inoffensivo: troppe spese per lo stato in pensioni e assistenza sanitaria.

E l’allora ultraliberista direttrice dell’FMI

indicò la soluzione (finale) nello smantellamento del sistema previdenziale ed in una drastica riduzione della spesa pubblica dedicata agli altri istituti del welfare (sanità, assistenza, istruzione). Nessun accenno, ovviamente, alla spesa militare. Dunque, la longevità delle popolazioni occidentali – ossia il famoso “allungamento delle aspettative di vita” – mette a rischio i bilanci degli stati più sviluppati. In altre parole, per i pasdaran del neoliberismo, la longevità va ridotta perché “desiderabile, ma costosa” e per aiutare gli “investitori professionali” (fondi speculativi, fondi pensione, risparmio gestito, hedge fund, ecc), a “trovare degli asset più affidabili”.

Insomma, dobbiamo morire prima e direi che in Italia ci siamo adeguati subito al monito della Lagarde facendo a pezzi il nostro Servizio Sanitario Nazionale al quale abbiamo tagliato 28 miliardi in 10 anni mentre assistiamo alla progressiva crescita di fondi integrativi sanitari privati (dati 4° Rapporto della Fondazione Gimbe) grazie anche all’aiutone dei sindacati complici (ed interessati).

Tempi troppo lunghi di attesa per accedere alle prestazioni

visite specialistiche e ticket sanitari costosi, mancanza di strutture ambulatoriali e carenza di medici nel territorio hanno fatto aumentare esponenzialmente, in Italia, gli ultrasessantacinquenni che, scoraggiati dalle difficoltà, rinunciano a curarsi o a sottoporsi ad accertamenti clinici: sono 3 milioni e 200mila (su 4 milioni di malati cronici) secondo il Rapporto OsservaSalute 2018. Tutti pensionati “costosi”.

E nel 2017 erano già più di 12 milioni gli italiani che avevano rinunciato o rinviato almeno una prestazione sanitaria per motivi economici. Insomma, siamo sulla buona strada: Fornero, Lagarde e gli “investitori professionali” possono stare tranquilli. Noi meno.

Articolo di Sergio Scorza

Fonte: http://www.elzeviro.eu/affari-di-palazzo/esteri/abbassiamo-laspettativa-di-vita-ce-lo-chiede-leuropa.html

IKIGAI, CIò PER CUI VALE LA PENA VIVERE —
Come scoprire ciò che devi fare e farlo con decisione
di Selene Calloni Williams, Noburu Okuda Do

Ikigai, ciò per cui vale la pena vivere —

Come scoprire ciò che devi fare e farlo con decisione

di Selene Calloni Williams, Noburu Okuda Do

La parola giapponese Ikigai può essere tradotta come “ciò per cui vale la pena vivere”.

Centrare le proprie giornate su ciò che per noi vale davvero la pena di essere vissuto, su ciò che, quando apri gli occhi al mattino, ti dà l’energia e l’entusiasmo per affrontare la giornata è la condizione migliore nella quale esistere.

Questo libro è una guida pratica. Non si avvale di teorie, ma suggerisce esperienze che ognuno di noi può fare da solo, in piena autonomia, con molta semplicità. I lettori rimarranno sbalorditi da quanto esse potranno essere rivelatrici.

Selene Calloni Williams, esperta di psicologia del profondo, sciamanismo e coaching, conosciuta nel mondo per la sua energia e la sua chiarezza, fornisce anche un metodo per sviluppare la consapevolezza necessaria a realizzare il proprio Ikigai.

Il vero Ikigai, infatti, lo si conosce realizzandolo: non può essere una semplice visione mentale, in quanto è più vasto e profondo e assoluto della mente pensante. Lo si può solo vivere e solo vivendolo lo si può conoscere. Vivere il proprio Ikigai è una gioia, una continua fonte di soddisfazione, di completamento e di realizzazione.

Perché leggere questo libro

  • Molti psicologi e professionisti della relazione d’aiuto stanno adottando i suggerimenti di Selene Calloni Williams: insegnando ai propri pazienti gli esercizi descritti in questo libro, li aiutano a trovare la parte più autentica di sé.
  • I consigli di Selene Calloni Williams sull’Ikigai sono largamente impiegati da dirigenti, imprenditori, sportivi, artisti, studenti, genitori e da tutti coloro che sono autenticamente impegnati nel raggiungimento di risultati importanti.
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