Hollywood: Fucina Satanica del Controllo Sociale! Le Major e i Fabbricanti di Sogni

di Marcello Pamio
La potentissima industria cinematografica è rappresentata da pochi conglomerati tutti interconnessi tra loro, in quanto tutti controllati dai medesimi gruppi finanziari!
Sono le major: Paramount (Viacom), Time-Warner, MGM (Amazon), Twentieth Century-Fox (Disney), Universal (Comcast), Columbia (Sony) e Walt Disney. Tutte le società sono state fondate da ashkenaziti e sono attualmente gestite dal medesimo gruppo! Il motivo è semplice: controllare i sogni dei subumani, cioè della mandria, per i gli “Illusionisti” è basilare!
Paramount
La prima delle major è la Paramount fondata e diretta per vent’anni dall’ashkenazita Adolph Zukor di origine ungherese. Ecco in sintesi il pensiero di Zuckor: “Gli uomini hanno bisogno dei loro sogni. Ebbene, noi fabbricheremo dei sogni, sogni in serie, sogni divertenti, che costano poco. Voi mi prestate 5000 dollari e in pochi anni ne avrete 500.000. Osservate la gente, vuole delle illusioni”. Aveva ragione da vendere: la gente vuole illusioni e paga per averle, per cui loro le creano!…

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Hapgood e la Teoria dello Slittamento dei Poli

Negli anni ’60, il professor Charles Hapgood propose una nuova teoria che permetteva di spiegare in maniera semplice e brillante il susseguirsi dei periodi di glaciazione sul nostro pianeta.
Attraverso le sue ricerche venne gettata nuova luce sull’esistenza di enigmatiche mappe rinascimentali dell’Antartide. Poiché l’Antartide è stata ufficialmente scoperta dagli inglesi solo nel 1819, la presenza di mappe dettagliate relative a quella regione e redatte in un periodo antecedente, sarebbe a dir poco inspiegabile. Eventuali carte geografiche che rilevino la linea costiera dell’Antartide così come si presenta sotto la spessa cappa di ghiaccio sarebbero motivo di ulteriore imbarazzo per la scienza: la loro esistenza costituirebbe una prova evidente dell’erroneità dell’attuale interpretazione della preistoria…

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Notizie dalla Cina

di Monica Dematté
“Non tamponi ma cibo, non lockdown ma libertà, non menzogne ma dignità, non [un’altra] rivoluzione culturale ma riforme, non capi ma votazioni; non schiavi ma [finalmente] cittadini.”
Sono le parole scritte in grande su uno dei due striscioni appesi il 13 ottobre 2022 sul ponte di Sitong nel quartiere nordoccidentale Haidian a Beijing (Pechino). Sullo striscione di destra c’è addirittura un’accusa diretta al ‘leader maximo’: Sciopero a scuola e sul lavoro, rimuoviamo Xi Jingping, dittatore e traditore del paese! Solleviamoci se non vogliamo essere schiavi! Opponiamoci alla dittatura, all’autoritarismo! Salviamo la Cina con votazioni presidenziali aperte a ogni cittadino!
Il tutto accompagnato da un gran fumo nero emanato da un falò di copertoni e da slogan dello stesso tenore diffusi da altoparlanti. Un’azione compiuta da una persona vestita con un gilet fosforescente da operaio, che si intravede portato via su una delle auto della polizia accorse sul luogo. Il video dell’accaduto si diffonde a macchia d’olio via WeChat per tutta la Cina e all’estero, poi viene cancellato. Peng Zaizhou (pseudonimo della persona in questione, che sembra si chiami Peng Lifa, diventa l’eroe di milioni di persone, che pur ammirandolo e invidiandone il coraggio, sono ormai abituate a limitare l’ambito delle proprie azioni a un clic sugli insidiosi mezzi tecnologici…

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