Allarme dalla Libia: 41 terroristi partiti per l’Italia | Imola Oggi

Più di 40 jihadisti siriani avrebbero lasciato le coste della Libia occidentale per raggiungere l’Italia, plausibilmente con l’obiettivo di compiere attentati. È quanto emerso durante una conferenza stampa di Ahmed al-Mismari, portavoce dell’Esercito nazionale libico del generale Khalifa Haftar. Al-Mismari si è rivolto direttamente al presidente turco Recep Tayyip Erdogan, puntando il dito anche contro il governo guidato da Fayez al-Sarraj: “Lo sa che nelle ultime 48 ore più di 41 terroristi siriani hanno lasciato le coste di Tripoli diretti verso l’Italia con l’aiuto dei trafficanti di esseri umani sostenuti dal Governo di accordo nazionale?“, come riportato poco fa dall’AdnKronos.

Un allarme che coincide, sul piano delle tempistiche, con l’allerta lanciata dal Dipartimento di…

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Sicilia, la prima linea delle guerre USA nel Mediterraneo

Dopo l’attacco contro Soleimani a Baghdad effettuato con droni MQ9 reaper, gli stessi schierati nella base Us Navy di Sigonella, lo spettro della guerra si è fatto sempre più concreto. In caso di escalation con Iran o Libia, la Sicilia verrebbe schierata, come territorio da cui partono aerei, droni e ordini militari. Con le sue basi e installazioni USA, l’isola è militarmente esposta, e in particolare di Niscemi (Cl), la cittadina che ospita le antenne militari ad uso esclusivo dell’Us Air Force del Muos. Cresce l’inquietudine di possibili ritorsioni.
Il sindaco Massimiliano Conti si è fatto portavoce del disagio dei concittadini e i movimenti pacifisti, antimilitaristi e ambientalisti hanno protestato negli scorsi giorni davanti alle base militare di Sigonella e a Palermo al…

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Consegnare Salvini ai Pm è il suicidio della politica

Matteo Salvini ha presentato una memoria difensiva al Senato per chiedere che non sia concessa l’autorizzazione alla magistratura per processarlo. Speriamo gli diano retta. In questa memoria si sostengono tre cose.
La prima è che l’arrivo dei migranti e dei naufraghi costituisce un pericolo per la sicurezza nazionale. E per dimostrarlo si citano ponderose relazioni degli esperti del ministero che sostengono questa tesi. La seconda è che durante la crisi della Gregoretti tutto il governo era sulla linea del blocco allo sbarco, in modo compatto, e in particolare lo erano il presidente del Consiglio e il vicepresidente del Consiglio e il ministro degli Esteri e quello della Giustizia. E per dimostrarlo si esibiscono sette mail di palazzo Chigi e della Farnesina. La terza è che la linea…

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Liberazione collettiva dell’umanità: l’esempio della Bhagavadgītā

Nella concezione occidentale l’uomo viene visto come un essere separato dagli altri, ma in realtà non è altro che una cellula di un organismo più grande: l’umanità. Come tale quindi, ha il compito di lavorare per il suo bene complessivo, aldilà delle aspirazioni e dei desideri personali. Ovviamente la maggior parte degli esseri umani non è cosciente di tutto ciò e vive la propria vita tentando di raggiungere un’illusoria felicità personale attraverso la soddisfazione dei propri bisogni materiali.

Il concetto di liberazione collettiva dell’umanità
Chi è sul sentiero invece, sa di essere parte di un Tutto e di partecipare alla realizzazione di un piano divino. Molti però seguono la via spirituale allo scopo di raggiungere la liberazione personale. Invece è molto…

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Giudici, perché non vi ribellate alla prigione?

Non è colpa dei magistrati se le leggi sono ingiuste, e non è colpa dei magistrati se i loro ordini di arresto e le loro sentenze rinchiudono le persone in un luogo infame. Perché questo è il carcere: un luogo infame, di sopraffazione, di abbrutimento, di violenza. Un luogo di morte, frequentemente. L’atto di giustizia che irroga la pena del carcere non determina unicamente la privazione della libertà, perché a questa privazione si aggiunge quel carico di afflizione supplementare: il vivere in spazi malsani e sovraffollati, l’esposizione al sopruso, la negazione di diritti che la nostra società garantisce già agli animali. Condannare al carcere significa condannare a tutto questo. E appunto: non è colpa del magistrato se ci sono comminazioni che una politica diversa potrebbe…

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Nicolas Tesla, il padre della Free Energy e dell’Energia Cosmica

Oggi parleremo di un personaggio storico molto interessante: Nicolas Tesla (Nikola Tesla) un fisico, ingegnere ed inventore serbo, famoso per essere il pioniere della Free Energy, e grande scienziato che ha dato innumerevoli contributi all’elettromagnetismo,e numerose scoperte senza le quali il mondo sarebbe rimasto indietro con la tecnologia.

Con il passare del tempo lo scienziato venne definito scienziato pazzo a causa delle sue polemiche, estimatore delle pseudoscienze, occultismo e UFO oltre che la corrente New Age.

I familiari dello scienziato erano Milutin Tesla, il padre nato nel 1819, ministro del culto ortodosso, la madre Georgina-Djuka Mandic, nata nel 1822 che aveva del talento nell’inventare oggetti d’uso casalingo, un fratello e tre sorelle.

Dopo aver lavorato in…

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Il problema è sempre quello: l’Inghilterra!

di Enrico Galoppini

Ma voi vi fate infinocchiare sempre ben bene e v’infervorate sulla Francia, la Germania… Per non parlare di quei servi ottusi che credono alle fole russofobe ed islamofobe dei media.

Il problema, a ben vedere, non è nemmeno l’America: semmai è l’american way of life, altrimenti detto “occidentalizzazione del mondo” per le plebi globalizzate. Potrà sembrare strano, ma il problema vero non sono nemmeno i famosi Innominabili, che pure di danni ne fanno.

No, il problema è l’Inghilterra, che detiene una serie di poco invidiabili record: prima rivoluzione con testa coronata mozzata (Cromwell); prima banca centrale che rende il denaro una merce; prima massoneria speculativa (Gran Loggia d’Inghilterra). Ma si potrebbe continuare con le origini del razzismo…

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La salute cerebrale dei 45enni è legata alla velocità della loro camminata

I segni dell’invecchiamento possono essere rilevati da un semplice test sulla deambulazione a 45 anni e il cervello dei deambulatori più lenti era diverso già a 3 anni.

Dallo studio “Association of Neurocognitive and Physical Function With Gait Speed in Midlife”, pubblicato su JAMA Network Open da un team di ricercatori statunitensi, neozelandesi, danesi e britannici, viene fuori il sorprendente risultato che “La velocità di deambulazione dei 45enni, in particolare la loro velocità di deambulazione più veloce senza correre, può essere utilizzata come indicatore dell’invecchiamento del loro cervello e dei loro corpi”.

Secondo gli scienziati guidati da Line Jee Hartmann Rasmussen del Department of psychology and neuroscience della Duke University e del Klinisk…

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Quando l’illuminazione inizia a dissolversi

Quando l’illuminazione inizia a dissolversi attraverso tutte le tue restanti credenze contrarie presto inizi a notare che sei più felice, sempre più spesso, senza una ragione particolare. Un giorno ti viene in mente che non sei più un ricercatore: hai trovato ciò che stavi cercando, che tu possa o meno metterlo in parole. Non senti più alcun bisogno reale di praticare metodi o tecniche, di prendere più corsi o workshop, di leggere o cercare su Internet più e più volte, come facevi prima. Quando continui a fare queste cose ogni tanto, per tuo interesse, scopri che sai già molto di ciò che viene detto e pubblicato da altri … perché stai ricordando sempre di più, come parte di un processo di sviluppo naturale. Forse inizierai a scrivere, a insegnare o a canalizzare per gli…

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6 strumenti per calcolare quanto vivremo

di Germana Carillo

Qual è la vostra aspettativa di vita? Più o meno a tutti piacerebbe saperlo e, a tutt’oggi, qualche metodo curioso c’è. Molti continuano a confidare nella scienza, anche solo per sapere se conviene continuare a lavorare e a pagare il mutuo o buttare all’aria tutto e farsi una gran bella vacanza.

Tecnologie a parte dalla dubbia funzionalità, ci sono forse delle determinate cose che si possono utilizzare per sapere quando dovremo tirare le cuoia.

1. Treadmill test – Si chiama FIT Treadmill Score ed è un test messo a punto dai ricercatori della Johns Hopkins University per calcolare il rischio di un decesso nei prossimi 10 anni: basta salire su un tapis-roulant e camminare, incrementando gradualmente pendenza e velocità. A seconda del grado di forma…

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